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IL ROMANISTA Marcos, sale la febbre Catania

Marquinhos

(D.Galli) – Magari è banale, però è così.Osvaldo avrebbe voluto festeggiare i suoi primi 27 anni – li compie oggi – con un golletto, una rovesciata sotto al sette, una sforbiciata o più modestamente un colpo di testa vincente.

Invece niente, non se ne fa nulla, non è un momentaccio ma quasi: lo scontro in allenamento con Burdisso nei giorni scorsi ha prodotto un edema alla rotula del ginocchio destro, lo rivela un’ecografia. Addio Catania.

La Roma ha perso il suo centravanti, l’uomo sul quale puntava per la resurrezione in classifica, per riprendere il volo dopo il brusco atterraggio sulla pista del San Paolo, là dove a impallinarla erano state più le prodezze di Cavani del gioco di Mazzarri. Zeman lo aveva spedito in panchina, gli aveva preferito Destro. Se non altro per premiarne l’impegno. E poi Mattia a differenza di Daniel, out per un’influenza intestinale, la tournée se l’era fatta tutta, si era sobbarcato i carichi di lavoro postnatalizi. Aveva un credito e una condizione fisica migliori. Poi è successo quello che nessun romanista s’augurava. Un paio di occasioni nitide sprecate, le reti del Napoli, la goleada e l’unica marcatura giallorossa a firma del redivivo Osvaldo. Che ora è redimorto.

Fuori Osvaldo, dentro Totti. Francesco ha fatto ieri fisioterapia (come Perrotta e Romagnoli, peraltro) e ha lavorato in acqua. È alla prese con un affaticamento muscolare alla coscia sinistra. Roba lieve, scrivono a Trigoria. Se oggi avrà recuperato completamente, a Catania ci sarà. Dovrebbe esserci anche Marquinhos, che in mattinata si era allenato regolarmente con la squadra e nel pomeriggio ha dato forfait per un attacco febbrile, accolto con un leggerissimo disappunto (eufemismo) dal centrale brasiliano. Su Twitter ha postato una foto che lo ritrae sotto le coperte. A Catania ci sarà. Si spera. Detto tutto questo, grossissime sorprese non sono attese in chiave formazione. In porta dovrebbe essere confermato Goicoechea. A destra sempre Piris – speriamo che lassù ce lo preservino a lungo, ma Sabatini sta lavorando per trovare un vice – e a sinistra Balzaretti.

Al centro si rivedrà Castan, che ha smaltito l’infiammazione al quinto metatarso del piede destro e ieri ha lavorato col gruppo. Febbre permettendo, farà coppia con Marquinhos. Altrimenti c’è sempre Burdisso. È ballottaggio per il ruolo di centrale di centrocampo. Tachtsidis potrebbe essere preferito stavolta a De Rossi, ma è una pura ipotesi: Zeman deciderà sicuramente a ridosso della partita. Fuori Pjanic per squalifica, a destra giocherà Bradley e a sinistra Florenzi. Con l’assenza di Osvaldo, l’attacco è scontato: Lamela, Destro e Totti. C’è la cabala da sfatare, c’è un’unica vittoria a Catania. Risale alla stagione 70/71. Sono passati 43 anni. Troppi. E poi c’è da riprendere una marcia, interrotta a Napoli più per meriti altrui che per demeriti propri. Il terzo posto è a cinque punti. E c’è tutto un girone di ritorno per agguantarlo.

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