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GAZZETTA.IT Florenzi-Destro, è Roma capoccia Palacio, piatto ricco per l’Inter: 2-1

Destro

(V. Clari) I giallorossi vincono l’andata della semifinale di coppa Italia: ma la sfida resta aperta. Florenzi e Destro trasformano di testa due delle tante occasioni della Roma nel primo tempo. Al 43′ Palacio accorcia e nella ripresa le squadre calano

Il secondo round è della Roma. Ma è una vittoria ai punti: l’Inter stringe i denti nel momento in cui sembra poter andare k.o., trova un “pugno” isolato, del solito Palacio, si fa rassicurare da Stramaccioni all’angolo e resta in piedi, riuscendo anche a limitare l’avversario nella seconda parte del “round”. E dire che la Roma era partita come una schiacciasassi, facendo male con Florenzi e Destro, mettendo i nerazzurri all’angolo e creando tante occasioni. Alla prima disattenzione difensiva, però, prende gol, e così il terzo round, fra quasi tre mesi, sarà apertissimo. Per un tempo la creatura di Zeman si muove a velocità doppia sul ring, poi finisce le energie, e l’Inter limita i danni. Il 2-1 all’Olimpico è risultato più che ribaltabile. E ancora più apprezzabile viste le pesanti assenze in atacco (Milito e Cassano).

I GOL — La Roma mette in crisi la difesa a tre dell’Inter nel primo tempo, soprattutto sulla fascia destra, dove Piris scende con costanza senza trovare opposizione da Pereira: Juan è preso in mezzo, il paraguaiano piazza cross a ripetizione, su cui gli attaccanti e i centrocampisti della Roma arrivano spesso per primi. I due gol nascono così: al 13′ a centro area staccano sia Destro che Florenzi, con Ranocchia che cerca di opporsi. Florenzi va più in alto di tutti e batte Handanovic. Stesso canovaccio al 33′: Totti trova Piris che crossa ancora. Destro al limite dell’area piccola di testa segna il 2-0. L’Inter barcolla, rischia lo 0-3 su un tiro-cross di Destro, che Handanovic respinge sul palo, poi riesce ad accorciare in chiusura di tempo. E’ un’azione su calcio da fermo: Palacio, fin lì isolato in attacco, viene pescato da Cambiasso sul filo del fuorigioco (con la difesa sorpresa). Tocco di prima e 2-1, che premia i nerazzurri oltre i loro meriti. Meriti che crescono nella ripresa, quando la Roma cala.

ROMA, DOMINIO INIZIALE ESTERNO — Zeman senza Osvaldo squalificato (come Pjanic, Dodò e Taddei) ripropone Destro come terminale del tridente offensivo: l’ex Siena risponde bene, non solo per il gol, ma anche perché è spesso pericoloso. Florenzi corre tantissimo e con profitto, la difesa nella ripresa perde un positivo Marquinhos, che si fa male su un tackle. Piris è pericoloso in attacco ma anche nella propria area, tanto che quasi fornisce a Palacio l’assiost per il 2-2, poi stoppato in disperata scivolata. Col passare del minuto calano energie, pressing e capacità di creare azioni. Totti a lungo ispira, ma non è preciso quando deve concludere.

INTER MEGLIO COL 4-4-1-1 — Stramaccioni rispetto a domenica rinuncia a un attaccante, Livaja, per aggiungere un centrocampista, Benassi, che però faticherà non poco, trovando raramente la misura nel passaggio. Nell’idea iniziale Cambiasso è sulla linea di Guarin, ma l’argentino sembra piuttosto lento e impacciato quando deve fare da raccordo. Il centrocampo dell’Inter, che dovrebbe essere in superiorità numerica, in realtà soffre i movimenti e la mobilità degli avversari. Il più pericoloso è sempre Guarin (come in campionato), ma il colombiano è spesso raddoppiato. nella ripresa i nerazzurri passano al 4-4-1-1 e occupano meglio il campo. La ripresa vede principalmente occasioni nerazzurre, anche se spesso stoppate prima di arrivare a Stekelenburg. Alvarez, dato per partente, entra nel finale ed è subito pericoloso: viene stoppato sul più bello. Avrà un’altra occasione in maglia nerazzurra?

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