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GAZZETTA.IT Totti illumina una gara-spettacolo La Fiorentina si arrende 4-2

Totti esulta dopo il gol del 2-1

Era la partita tra le due squadre più divertenti del nostro calcio. E’ andata anche meglio del previsto: un po’ come quando hai un appuntamento con Scarlett Johansson e poi al citofono si presenta Manuela Arcuri. Fa festa la Roma, che domina al di là del 4-2 finale, centra la quarta vittoria consecutiva, con la bellezza di 38 gol segnati. Esce ridimensionata la Fiorentina, che accetta la sfida sullo stesso piano, ma perde perché avere Totti, Destro e Pjanic è diverso dall’avere Toni, El Hamdaoui e un Cuadrado reinventato seconda punta.

PROTAGONISTI — Partita spettacolare, tra le più belle dell’anno. Anche se restano parecchie perplessità sulla fase difensiva di entrambe. Mai visto la Fiorentina, terza difesa prima di stasera, sbandare così. Grande merito alla Roma, che gioca 60′ irreali, in cui la qualità è abbinata all’intensità e alla velocità di esecuzione. In copertina ci va Francesco Totti: fa ammattire Roncaglia e la difesa viola, segna due gol e indirizza la partita mettendo lo zampino anche nelle altre due reti. Ci mette parecchio del suo anche Viviano, che regala primo e terzo gol alla Roma. Benissimo anche Destro, a cui manca solo il gol e che senza Osvaldo pare un altro giocatore e Pjanic, talmente bravo da fare la differenza anche in un ruolo che non gradisce. Per Montella il rammarico viene dalle assenze di Pizarro e Jovetic. Ma la difesa è stata lasciata spesso scoperta, in situazioni di uno contro uno che non puoi non pagare con punte del livello di quelle della Roma.

DE ROSSI — Si inizia con De Rossi in panchina. Reduce dalle tre giornate di squalifica, l’ex “Capitan Futuro” resta fuori. Florenzi e Bradley sono i valletti di Tachtsidis in mezzo, con Pjanic a destra nel tridente e la baby coppia brasiliana Castan-Marquinhos (classe 1994!) in difesa. Montella alza Cuadrado guastatore alle spalle di Toni. Il disastroso Olivera, graziato da Banti dopo un pestone carogna a Pjanic, fa abbondantemente rimpiangere Pizarro.

DISASTRO VIVIANO E PARI — Dopo un inizio in cui si capisce che la partita sarà aperta, il portiere viola si fa colpevolmente scavalcare dalla parabola di testa di Tachtsidis, pescato sul secondo palo da Totti, poi il tocco risolutore di Castan prima della linea. Roma che pare in serata di grazia, ma i viola pareggiano. I giallorossi fanno un fuorigioco che non c’entra nulla sulla punizione di Borja Valero, Gonzalo arriva da dietro e la mette sul secondo palo per il comodo gol di Roncaglia. Difficile vedere gol così in serie A.

SCATENATI — La Roma, abituata a prendere gol, non si scompone e macina gioco. Ottima la fase di riconquista palla, seguita da tagli e combinazioni palla a terra. Su una di queste, e un due contro due colpevolmente accettato dalla difesa viola, Destro non si fa ingolosire dal gol e trova Totti per l’esterno destro del 2-1. Dilaga la Roma: Bradley sbaglia due rifiniture, Viviano finalmente para un paio di palloni. Ma sbanda la Fiorentina, cui manca un punto di riferimento come Pizarro in uscita. Arriva, meritato, il 3-1 della Roma. Ci prova Toti da 35 metri, ché il primo tempo sta scadendo. Viviano fa la frittata e Totti sale a 221 in serie A.

CAMBI OBBLIGATI — Montella toglie Cassani e Olivera per El Hamdaoui e Olivera. Aquilani fa il play basso. E la difesa della Roma rimette in partita i viola. El Hamdaoui è solo sul cross da sinistra di Borja Valero e di testa batte Goicoechea. E’ un lampo della Fiorentina nel contesto di un inizio di ripresa spaventoso della Roma. Il pallone diventa pallina da flipper: Destro sfiora due volte il gol, la Fiorentina concede occasioni come mai quest’anno. Non fosse per Gonzalo Rodriguez sarebbe l’alluvione.

MAI FINITA — Entrano De Rossi e Perrotta per Tachtsidis (ottimo) e Florenzi (meglio nella ripresa): sono passati 65′ e Zeman vuole tenere quei ritmi folli. La Roma scende di un paio di giri nel finale, ma resta pericolosa per le difficoltà della Fiorentina a ripiegare. Il 4-2 di Marquinhos, ingiustamente cancellato dal guardalinee dopo la traversa di Destro, tiene aperti i giochi. Il 3-3 lo sfiora Seferovic, ultima disperata soluzione di Montella. Decisivo Goicoechea. Poi è Bradley a negare il gol dell’ex ad Aquilani salvando sulla linea. Tutto questo prima dell’ultima perla tottiana, che nelle praterie viola manda in porta Osvaldo, entrato per Destro, per il 4-2 finale. La zona Champions è a due punti per Zeman: giocasse sempre così, i dubbi sono pochi: è una Roma da primi tre posti.

Fonte: gazzetta.it

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