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PESCARA-ROMA Le pagelle dei quotidani

Le Pagelle

Come consuetudine, prestazione immensa di Francesco Totti e ottima prova di Marquinhos, sempre più leader della difesa giallorossa. Buona partita di Mattia Destro, match winner e, ancora una volta, male Osvaldo. Come tutti i lunedì vi proponiamo le pagelle dei protagonisti giallorossi e tutte le valutazioni dei quotidiani questa mattina:

GAZZETTA DELLO SPORT a cura di M.Cecchini

GOICOECHEA 6 Finisce con i guanti puliti: l’unico brivido se lo procura da solo con una uscita maldestra.

PIRIS 6 Un primo tempo sereno, poi sbuffa contro Weiss.

MARQUINHOS 6,5 Disimpegna anche senza fronzoli: l’esperienza aumenta.

CASTAN 6 Abbruscato è cliente tenero, ma lui c’è quando serve.

BALZARETTI 6 Pedala sulla fascia con buona saggezza.

PJANIC 6 L’interno «zemaniano» è un ruolo che gli sta stretto, ma s’impegna in copertura e sfoggia qualche buona apertura.

BRADLEY 6 Con lui davanti, la difesa soffre meno. Certo, in fase d’impostazione non sventaglia,però non perde palloni.

FLORENZI 6 Corre, tira e copre finché ne ha: esce per affaticamento.

MARQUINHO 6 Entra bene, scalando utilmente dalla mediana all’attaco.

DESTRO 6,5 Tornato protagonista. Per il gol, e non solo: sbaglia un po’, ma è sempre al centro del gioco e lotta su ogni palla. (Perrotta s.v.)

OSVALDO 5,5 L’italo-argentino paga la scarsa sincronia con Destro: stavolta è lui a finire fuori giri. (Tachtsidis s.v.)

TOTTI IL MIGLIORE Procura la rete decisiva, sfiora il raddoppio, innesca Destro due volte e gela la palla quando serve. Se guida anche il pullman della squadra, il servizio è completo.

All. ZEMAN 6,5 Pescara lo abbraccia e lo rimpiange, il boemo ringrazia con una prova poco bella ma di inedita lucidità tattica.

 

IL MESSAGGERO a cura di A. Angeloni

GOICOECHEA 6 Un’uscita da brividi su Modesto, poi fa da spettatore.

PIRIS 6 Discreto in fase offensiva, sofferente contro Weiss nella ripresa. Nel finale salva un gol su Abbruscato.

MARQUINHOS 6,5 Là in mezzo non c’è molto da fare. Quel poco lo fa in scioltezza. Veloce, efficace, sicuro.

CASTAN 6 Come Marquinhos, con meno brillantezza.

BALZARETTI 6 La notizia è che stavolta non sbaglia in fase difensiva.

PJANIC 6 Un regista intermedio, con qualche lampo e molte pause. Si perde spesso l’ultimo passaggio.

BRADLEY 6 Poche idee e molta sostanza. Prevedibile nella gestione della manovra.

FLORENZI 6 Una trottola al di là della (presunta) stanchezza. Poi si affloscia ed esce per infortunio.

DESTRO 7 Zampata vincente su una goffa respinta di Perin, colpo di testa parato dallo stesso portiere del Pescara. Nella ripresa si pappa due gol facili. Lotta fino a quando ne ha, per poi rimetterci la caviglia e chiamare il cambio.

OSVALDO5,5 Una prestazione irritante. Svanisce nel nulla.

TOTTI 7 Inventa ogni azione pericolosa. Compresa la punizione che dà il la al gol di Destro.

MARQUINHO 5,5 Quando riparte spesso perde palla.

PERROTTA 6 Alto a destra, recupera palloni e cerca l’inserimento.

TACHTSIDIS ng Entra e con il primo tocco manda in porta Totti.

ZEMAN 6 C’è poco di zemaniano in questa Roma, lenta, impacciata e poco fluida nel verticalizzare.

 

IL TEMPO a cura di A.Austini

GOICOECHEA sv Ci pensa lui, con un’uscita scellerata, a regalare al Pescara l’unica occasione del primo tempo. Nel resto della partita non arriva neanche un tiro nello specchio della porta. Deve migliorare l’intesa e la comunicazione con i compagni.

PIRIS 5.5 Spesso incerto, in un paio di occasioni va in affanno nonostante il Pescara attacchi poco. Ancora peggio quando Bergodi capisce che è l’anello debole e gli piazza davanti Weiss. In fase di spinta non è pervenuto, mezzo voto in più per il salvataggio sul tiro di Abbruscato.

MARQUINHOS 6.5 Bada sempre alla sostanza e in un modo o nell’altro evita guai nell’area romanista. Puntuale nelle chiusure e rapido a recuperare la posizione, anche un paio di palloni calciati in tribuna non guastano.

CASTAN 6.5 Abbruscato gli procura pochi grattacapi, diventa importante nel finale arrembante del Pescara con un paio di interventi risolutori.

BALZARETTI 6 Spinge tanto, più del solito, ma raccoglie ancora poco. Ci mette impegno, corsa, ma si ricorda un solo cross azzeccato. Comunque in crescita.

PJANIC 6 In ombra nel primo tempo, quando sbaglia troppe volte l’ultimo passaggio. Va meglio nella ripresa ed è l’unico che cerca di dialogare con l’attacco.

BRADLEY 6.5 Preferito in regia a Tachtsidis, è tra le poche note liete del pomeriggio romanista. Non spreca un pallone, aiuta la difesa e cala un po’ solo nella parte finale. Non appariscente ma utilissimo.

FLORENZI 6 Sufficienza stiracchiata grazie ai minuti positivi che gioca a inizio ripresa, in cui va anche vicino al gol. Si ferma per infortunio e forse è un bene: dopo la partenza a razzo ha le pile scariche.

DESTRO 6 Il primo gol decisivo con la maglia giallorossa in una partita in cui potrebbe segnarne altri quattro. Due volte è bravo Perin, nelle altre due occasioni è sprecone. Colpito alla caviglia, deve uscire.

MARQUINHO 6 Stavolta il suo ingresso in campo non trasmette la solita energia alla squadra. Scivola sul più bello quando potrebbe segnare il gol della sicurezza, ci mette un po’ di corsa che non guasta e chiude da attaccante.

ZEMAN 6 Trova la seconda vittoria di fila senza subire gol ma la prestazione non può soddisfarlo. E il suo tocco continua a vedersi pochissimo. Stavolta deve andare anche contro le sue convinzioni per blindare la vittoria: all’inizio lascia ancora fuori il pupillo Tachtsidis e le sostituzioni nel finale sono molto poco «zemaniane».

CORRIERE DELLO SPORT a cura di A. Maglie

GOICOECHEA 5,5  Un’uscita in avvio di gara mette in allarme tutta la sua difesa. Da quel momento i compagni fanno a gara a spazzarglil’area prima che lui possa intervenire. Qualche altra sbavatura nel corso della gara: il ragazzo deve evidentemente ancora crescere nella padronanza del ruolo e nella personalità.

PIRIS 6 Meno arrembante che in altre occasioni ma decisivo in fase difensiva visto che con una deviazione evita il gol del pari pescarese. Cerca la linea di fondo per i suoi cross ma non sempre la trova. Nel complesso, comunque, una prestazione accettabile.

MARQUINHOS 6 Il ragazzino continua nel suo processo di crescita. Quella di ieri forse non è stata la sua migliore partita ma nel complesso non ha mai sofferto l’attacco (comunque evanescente) del Pescara.

CASTAN 6 La fase di adeguamento al campionato italiano continua. E di partita in partita il brasiliano cresce. Ieri è stato forse il migliore del reparto. A un certo punto si è anche catapultato nell’area avversaria dopo aver recuperato palla. Adesso bisognerà verificarlo in sfide più severe.

BALZARETTI 6 Più cauto nella fase offensiva, sguarnisce il fianco sinistro meno che in altre occasioni. Quella di ieri è stata una delle sue prestazioni migliori con la Roma.

FLORENZI 6 Corre molto il ragazzo, forse troppo, tanto è vero che è costretto ad abbandonare anzitempo il terreno di gioco. Non sempre, però, lucidissimo, soprattutto in occasione dell’ultimo tocco.

MARQUINHO 5,5 In una squadra che perde per strada due attaccanti su tre, lui finisce per fare il centrocampista avanzato a sinistra. Ha il grave demerito di non sfruttare il pallone del raddoppio.

BRADLEY 6 Confermato nel ruolo di regista, davanti alla difesa. Non demerita e garantisce un minimo di equilibri. Un paio di lanci quasi sul modello-Totti e anche alcune conclusioni dalla distanza.

PJANIC 6 Non comincia benissimo ma con il trascorrere dei minuti si rinfranca. Nella ripresa preziosi alcuni suoi recuperi in fase difensiva. Anche ieri ha dimostrato di poter essere utile a questa squadra.

DESTRO 6,5 Rieccolo. Segna un gol preziosissimo, sfruttando una situazione favorevole. Poi sbaglia il raddoppio ma dei tre attaccanti è quello che si sacrifica maggiormente nella fase difensiva. Deve solo acquisire continuità e fiducia. Ma le qualità ci sono.

OSVALDO 5 Esce con qualche minuto di anticipo essendo stato toccato piuttosto duramente alla caviglia. Non è stato un pomeriggio trionfale per l’italo-argentino che non è mai riuscito a entrare in partita e ha sbagliato veramente troppo. Lascia il campo nel finale quando Zeman gli preferisce un centrocampista.

TOTTI 7 La continuità è quella che è ma quando lui si accende la squadra o trova il gol o viene messa nelle condizioni di andare vicinissima al gol. La Roma dipende da lui, come prima, forse più di prima.

ZEMAN 6 (all) I cambi finali più che dal suo manuale, sembrano essere spuntati dal libro del calcio di Trapattoni. In ogni caso, la sua Roma ora può tornare a coltivare ambizioni.

Redazione di GazzettaGialloRossa.it

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