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CORRIEREDELLOSPORT.IT Zeman: “Sono sereno. Destro l’ho voluto io”

Zeman

Il tecnico della Roma alla vigilia della sfida con il Palermo: «Non mi sento sotto pressione, so che i risultati non mi stanno dando ragione ma questa squadra darà grandi soddisfazioni ai tifosi. Con la società siamo allineati. De Rossi non è al top, domani deciderò se farlo giocare»«Non mi sento in bilico, continuo a dire che questa Roma può fare grandi cose». Va avanti per la sua strada, Zdenek Zeman. Le due sconfitte consecutive contro Udinese e Parma non lo hanno scomposto più di tanto. Le rimonte subite dalla sua squadra fanno parte del rodaggio in corso. Presto – è la convinzione del boemo – si vedrà la sua vera Roma. Quindi avanti così, senza paura o rallentamenti. «Se non ci sono i risultati sperati, è normale che l’ambiente non sia contento. Io però ho le stesse idee della società, abbiamo entrambi degli obiettivi comuni», ha dichiarato il tecnico giallorosso nel consueto incontro con la stampa alla vigilia della sfida contro il Palermo. «Non sarà una gara decisiva per il mio futuro, anche perchè per me sono tutte fondamentali. L’importante è dare sempre il massimo e poi puntare ad ottenere i tre punti. Contro l’Udinese e il Bologna siamo stati superiori ma abbiamo pagato degli errori a caro prezzo. Quella di Parma non la considero proprio, non era una partita di calcio», ha proseguito il boemo.

Parole di Totti dopo il ko con il Parma hanno rafforzato la posizione di Zeman. Lui, però, non dà particolare risalto alla questione: «Il capitano ha detto che i giocatori mi seguono al 50%? Io le percentuali non so darle. Ora l’obiettivo è abituare la squadra ad un certo tipo di calcio collettivo». Incluso De Rossi, apparso ancora confuso in campo: «Non è al top visto che si è preso una distorsione alla caviglia. Viene comunque in ritiro con noi e domani si deciderà se farlo giocare o no». Un altro giocatore poco utilizzato è Destro, il colpo di mercato della Roma: «Ho una rosa di calciatori importante e ne devo scegliere undici. Se giocatori bravi restano fuori vuol dire che la squadra è competitiva. Destro serve alla Roma anche perchè l’ho voluto fortemente io. Ho una panchina molto forte che mi permette di scegliere e questa, secondo me, non è una cosa negativa».

Secondo Zeman «questa Roma sta facendo bene sul piano del gioco, anche se possiamo migliorare, soprattutto sul piano della concentrazione. Con questi risultati siamo settimi e sotto di noi ci sono tante squadre. Io non mi preoccupo dell’esonero, poi nel calcio può succedere di tutto. Io sono convinto che con questa squadra possiamo uscire fuori dalla situazione nella quale ci troviamo. Che poi, se ci pensate, abbiamo solo due ko più dell‘Inter».

Su Tachtsidis, secondo Zeman, ci si è accaniti troppo: «Io continuo a dire che è stato molte volte il migliore in campo e a dirlo sono le statistiche. Secondo me non è giusto e non è obiettivo prendersela così tanto con lui». Però contro il Palermo e nel derby, la Roma si gioca una buona fetta di reputazione: «Non sento una maggiore pressione. Sono responsabile di una squadra che finora non ha fatto quello che ci si aspettava. Sono convinto che questa Roma darà soddisfazioni. Il derby per i romani è una guerra, per me è sport. Io ho tanti amici laziali e non li rinnego come fanno altri. Per me la stracittadina è una partita di calcio, bisogna prenderla per quella che è, senza esagerazioni».

Zeman insiste sul fatto che la squadra è tutta con lui: «E’ stata costruita in estate per esprimere un certo tipo di calcio e mi viene da ridere quando si dice che questi giocatori non sono adatti al mio modulo. Non c’è bisogno di cambiare la tattica, basta che tutti i calciatori abbiamo l’atteggiamento giusto. Anche il Barcellona se perde una partita non cambia il suo tipo di gioco…».

Fonte: corrieredellosport.it

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