Federico Barba, ex primavera della Roma attualmente in forza al Grosseto, è intervenuto ai microfoni di Radio Ies, durante “La Città Nel Pallone”, per parlare del derby primavera, di quello dei grandi e della sua prima convocazione in under 21. Queste le sue dichiarazioni:
Nazionale. Come hai accolto la prima convocazione in Under 21?
“Sono molto contento perché è una cosa bella essere tenuto in considerazione per la nazionale Under 21, in cui giocano calciatori importanti come Insigne, Immobile e Florenzi. Non me l’aspettavo: è stata una splendida sorpresa”.
Ti aspetti di giocare qualche minuto?
“Io vado lì per fare bene, sarà poi il mister a decidere quanto e se dovrò giocare. Al momento penso solo a fare bene e dare una mano”.
Sull’esperienza al Grosseto?
“Mi sono trovato subito bene. E’ un ambiente tranquillo senza molta pressione, anche se il campionato è di livello e con giocatori importanti”.
Il salto dalla primavera alla Serie B?
“Ci sono giocatori che hanno famiglia e questo per loro è un lavoro, ci mettono la fame e ti mordono i polpacci. Il livello è molto alto e non è facile ambientarsi subito. Vivere uno spogliatoio con degli obiettivi è difficile, perché se non si raggiungono, ci possono essere dei problemi”.
Derby primavera?
“In tutti gli anni che ho passato alla Roma, il derby è sempre stata una partita particolare: non si sa mai come può finire. Mister De Rossi le ha sempre preparate benissimo, negli ultimi anni meritavamo di più, come nella semifinale scudetto persa la passata stagione. Il mister conosce Bollini, conosce la Lazio e sa dove può far male”.
Derby dei grandi? Florenzi?
“E’ una partita particolare per Florenzi. Da romano e romanista sente molto la sfida come, Totti e De Rossi. Non so come possa essere l’approccio alla gara perché non l’ho mai provato sulla mia pelle e non so l’emotività cosa gli possa dare all’inizio, ma sta facendo benissimo ed è migliorato molto. Penso farà una grande partita”.
Il salto in under 21 può essere una consacrazione?
“Non me lo aspettavo come ho detto prima, sono stato contento perché vuol dire che sto facendo bene e sono considerato”.
Con Somma più spazio?
“Si, è cosi. Devo ringraziarlo tanto perché ha avuto subito fiducia in me. Sto facendo di tutto per ripagarlo al meglio”.
Moriero?
“E’ un buon allenatore, peccato però, che l’ambiente è stato esigente”.
Come vi ha preparato il miser De Rossi al salto di categoria?
“Ti prepara tutti i giorni atleticamente e mentalmente al salto di qualità. E’ l’unico al mondo capace di fare un lavoro del genere. Per molti ragazzi è come un padre”.
Un consiglio ai giovani?
L’importante è dare sempre il massimo ad ogni allenamento, sembra una stupidaggine ma è cosi. Se ti alleni a lungo andare arriva poi il momento in cui vieni chiamato in causa, e se fai bene poi è difficile che ti levano
La rivalità è la stessa in Serie b ed in primavera? C’è egual trattamento tra giovani e senatori?
“Si, è cosi. Alcuni allenatori cercano di considerare di più i giocatori più esperti, ma tutti possono trovare spazio”.
Mangia?
“Non lo conosco, non l’ho ancora incontrato. Ci siamo scontrati quando allenava il Varese. E’ un allenatore molto preparato, anche da quello che mi dicono gli altri”.
Che ti aspetti dalla Roma e come vedi la squadra?
“Secondo me la squadra sta facendo bene. alterna risultati, ma sono dovuti spesso ad episodi. davanti sopratutto sta facendo benissimpo. quando totti rincorre tutti per 90 minuti vuol dire che la squadra sta bene, vanno a mille a loro. come gioco è divertente
Come ha preso la convocazione la tua famiglia e i tuoi agenti?
“Tutti contentissimi. E’ un qualcosa di importante che porta felicità”.
Romagnoli, perchè è stato tenuto? Che ricordo hai di lui?
“Ragazzo tranquillo e sorridente, sta bene con tutti. E’ molto, molto bravo. Le qualità ce le ha e si vedeva già dall’anno scorso. Ha fatto bene e si è meritato di rimanere”.
Mercato: hai vacillato per le offerte estere prima di accasarti con il Grosseto?
“Con il mercato non si sa mai. Appena ho saputo della richiesta del Grosseto mi è sembrata una proposta interessante. Devo ringraziare presidente, allenatore e società per avermi cercato e voluto”.
Fonte: Radio Ies; La città ne pallone
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