GENOA:
Frey 6; Bovo 5,5, Granqvist 5,5, Canini 5, Moretti 5,5; Seymour 6 (dal 61′ Bertolacci 5), Kucka 6,5, Jorquera 6,5 (dal 53′ Immobile 6), Antonelli 6 (dal 70′ Melazzi s.v.), Jankovic 6,5; Borriello 6,5
All. De Canio 5
ROMA:
Stekelenburg 6: Grosse responsabilità sull’uno-due genoano non ce ne sono, decisiva invece la parata sul tiro da fuori di Jorquera che tiene la Roma in partita nel momento più difficile. Grazie alla prestazione dei compagni resta inoperoso per il resto del match. Affidabile!
Piris 6,5: Finalmente una prestazione di buon livello da parte sua. Realizza due assist, corre su e giù per la corsia destra senza fermarsi un attimo, puntuale nel ribaltare l’azione con rapidità e nel sovrapporsi continuamente. Bravo anche dal punto di vista psicologico nel reagire dopo un avvio ancora una volta complicato. Propositivo!
Castan 7,5: Forza fisica imbarazzante e ottima qualità tecnica, quando si esprime così può ricordare veramente il miglior Lucio. Dopo il bell’esordio nella Seleçao conferma di attraversare un momento di forma strepitoso. Bravo di testa e nello scontro corpo a corpo, stravince il duello con un Borriello apparso comunque in grande spolvero. Insuperabile!
Marquinhos 6,5: Cresce con il passare dei minuti prendendo via via sempre più fiducia. La giovane età non sembra condizionarlo in uno stadio particolarmente caldo, anzi sembra esaltarsi anche con il pubblico ostile. Gioca sull’anticipo, che è il suo pane quotidiano, e mostra una velocità indispensabile per questa retroguardia. L’impressione è che la coppia composta con il connazionale brasiliano sia la più affiatata a disposizione di Zeman. Spavaldo!
Balzaretti 6: Onesto mestierante della corsia mancina, si esprime senza infamia e senza lode consumando al solito il contachilometri personale. Non rappresenta un fattore decisivo della sfida ma non crea nemmeno danni irreparabili. Encefalogramma piatto!
De Rossi 6,5: La risposta a Zeman è arrivata forte e chiaro. Che non abbia le caratteristiche dell’intermedio tipico zemaniano è lampante, ma l’impegno profuso in campo è inappuntabile. Se la convinzione nel progetto sarà sempre quella vista questa sera, siamo all’alba di una svolta stagionale. Convincente!
Tachtsidis 6: Leggermente meglio delle ultime uscite. Ancora troppo “leggero” in fase di interdizione e poco svelto nell’impostare, ma bravo nel verticalizzare appena possibile. Il piede sinistro è raffinato ma intorno va costruito tutto il resto per essere considerato un giocatore da alto profilo in Serie A. Passettini in avanti!
Florenzi 6: E’ chiaramente il centrocampista giallorosso che meglio incarna il calcio voluto da Zeman; solita disponibilità al sacrificio abbinata ad una discreta qualità tecnica, mix fondamentale per un centrocampista che si conferma di ottimo livello. Esce nella ripresa accusando la stanchezza dopo il doppio impegno con l’under 21. Trottolino amoroso!
Lamela 6,5: Terzo gol del suo campionato, a meno uno dal ruolino della passata stagione; i famosi movimenti offensivi tanto cari al boemo, pian piano sembrano essere assimilati anche da un “anarchico” come lui. Primo tempo in ombra, secondo in netta crescita. In via di maturazione!
Totti 6,5: Senza sprecare tante parole ormai superflue: 217! A volte bastano i numeri…
Osvaldo 7,5: Anche per lui vale il discorso fatto per De Rossi. Le parole del boemo devono aver colpito nel segno visto che la reazione c’è stata e piuttosto veemente. Doppietta decisiva, cinque gol in quattro partite giocate, statistiche da bomber vero. Come lo ha definito Zeman: Una forza della natura!
Pjanic (dal 76′ per Florenzi) s.v.: Troppo poco per meritare un giudizio.
Bradley (dall’87’ per Osvaldo) s.v.: Scampoli di gara.
All. Zeman 6,5: Vince la personale battaglia con lo spogliatoio ottenendo le risposte che attendeva. La partita di questa sera, nel bene e nel male, è di sicuro la più zemaniana dal suo ritorno nella capitale. Di strada da fare, però, ce n’è ancora molta visto che la squadra palesa un’assenza di equilibrio troppo evidente per ambire ai massimi livelli. Testardo (in senso buono)!
Arbitro Orsato 6: Direzione di gara all’inglese, fischiando poco e lasciando correre molto. Non ci sono grossi episodi da imputare a suo carico. Nel complesso sufficiente.
A cura di Angelo Maria Papi