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CORRIERE DELLA SERA La truffa delle auto. Tra le vittime Mexes e Vucinic

Mirko Vucinic

(Corriere della Sera) – Sulla sua scrivania c’erano anche le fotocopie dei documenti di ex giocatori della Roma. Dei difensori Philippe Mexes eMatteo Ferrari, dell’attaccante Mirko Vucinic e del portiere Carlo Zotti. Clienti di una concessionaria multimarche di auto di grossa cilindrata in attività a Casal Palocco fino al 2008, finita al centro di una maxi truffa con bancarotta fraudolenta. Oltre ad acquistare inconsapevolmente vetture – con carte di circolazione falsificate – in realtà provenienti da società di noleggio e di leasing (e quindi non commerciabili), i calciatori – e una quindicina di persone – si sono ritrovati debitori di una società finanziaria dove, senza saperlo, avevano chiesto prestiti per comprare quelle auto (Bentley, Mercedes, Porsche e Bmw). Un complicato sistema per truffare tutti – clienti, società e finanziarie – escogitato dal titolare del concessionario di lusso e da tre collaboratori. Il primo, Lino Ciammetti, 43 anni, è stato arrestato dalla polizia mentre gli altri tre sono indagati. L’accusa è bancarotta fraudolenta con omessa fatturazione (di circa 3 milioni di euro Iva esclusa), occultamento di ricavi (fatture per la vendita fittizia di veicoli scambiate con quelle di navigatori satellitari) e omessa registrazione delle uscite di cassa: gli investigatori del commissariato Porta Pia, diretti da Maria Sironi, calcolano che il quarantenne abbia evaso il fisco per un imponibile di 18 milioni di euro con un passivo fallimentare almeno di 26. Le indagini sono scattate nel 2010 in seguito alla denuncia di un cliente che pensava di aver acquistato due Smart. Credeva che fossero vetture lasciate in conto vendita al concessionario, invece erano veicoli di una società di noleggio alle quali non erano mai state riconsegnate. Dopo mesi di tentativi per entrare in possesso delle city car, il cliente si è rivolto alla polizia. Così gli investigatori hanno ricostruito l’attività degli indagati che, sfruttando solo le identità e i redditi dei quattro ex calciatori giallorossi, avevano ottenuto da una finanziaria un prestito di 80 mila euro, e altri 144 mila da quattro società diverse. Denaro a tutt’oggi scomparso, mentre ai truffati, oltre all’automai ritirata, continuano ad arrivare i solleciti di pagamento per prestiti che non hanno mai chiesto.

 

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