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SERIE A, IL PUNTO Impresa Siena a San Siro, nuovo crollo del Milan ad Udine. Stop Napoli a Catania, Juve sola al comando

Serie A

San Siro stregato. Maledetto per le milanesi, terra di conquista anche per il Siena di Serse Cosmi. I toscani sbancano la Scala del calcio con la più classica delle partite all’italiana, catenaccio e contropiede. L‘Inter di Stramaccioni si arrende alle reti di Vergassola e di Valiani, in gol con due perfette ripartenze firmate Rosina e Sestu. Il fantasista ex Toro, ritornato in patria dopo due stagioni allo Zenit, ha infierito più volte sulla scoperta fascia sinistra nerazzurra e, con una difesa attenta, Cosmi ha così costruito un successo che anche per i tifosi senesi appariva quasi impossibile. Tante le occasioni sciupate dall’Inter di fronte ad un Pegolo insuperabile. Moratti scuro in volta lascia lo stadio.

Galliani non può essere più contento di lui perché il Milan crolla ad Udine ed è fermo a tre punti in classifica. La squadra di Guidolin batte i rossoneri per 2-1: Ranegie realizza il primo gol in Serie A sfruttando un errore di Abbiati, poi in apertura di ripresa El Shaarawy trova il pareggio con una bella conclusione dalla distanza. Poi il disastro milanista, con Zapata che in mischia stende Ranegie, secondo giallo e rigore trasformato da Di Natale. Anche Boateng, subentrato dalla panchina, si fa espellere per una brutta entrata che già da sola meritava il rosso e per un fallo per il quale invece la seconda sanzione appare esagerata. Per Allegri una domenica sera thriller dopo una settimana tutt’altro che tranquilla.

Chi non smette più di sorridere è la Juventus, capace di strapazzare anche il Chievo. Super Sorrentino salva per sessanta minuti i gialloblu, poi la difesa si dimentica di Quagliarella che in semi-rovesciata sigla il vantaggio. L’attaccante napoletano sigla la sua doppietta cinque minuti più tardi, servito da Asamoah, autore di un vistoso fallo su Frey non ravvisato dal pessimo Russo di Nola. Juve prima solitaria a punteggio pieno, raggiungibile solo dalla Lazio, in campo stasera contro il Genoa all’Olimpico.

Perde terreno il Napoli di Mazzarri, che non va oltre lo 0-0 a Catania, con i siciliani in dieci per tutto il match vista l’espulsione di Alvarez dopo due minuti per fallo da ultimo uomo. Mazzarri se la prende col “caldo a cui non eravamo più abituati” nonostante gli otto-undicesimi modificati rispetto alla gara di Europa League.

Sampdoria e Torino impattano sull’1-1 a Marassi, due reti su rigore, col vantaggio granata di Bianchi. Ferrara inserisce Eder e Pozzi e i due trovano il pareggio: il brasiliano si procura il tiro dal dischetto, trasformato dal numero nove doriano. I blucerchiati sono ancora imbattuti e mercoledì saranno di scena a Roma, contro i giallorossi. Nell’anticipo di sabato pomeriggio harakiri della Fiorentina, bloccata sull’1-1 dal Parma. Roncaglia porta in vantaggio i viola con un gran destro da trenta metri e Valdes si fa parare un rigore da Viviano. Quando Jovetic si presenta dal dischetto contro Mirante (espulso Rosi) sembra fatta per Montella, ma il montenegrino si fa respingere l’esecuzione e nell’ultimo minuto Toni nella propria area commette fallo di mano. Stavolta Valdes batte Viviano e chiede scusa ai propri tifosi.

Esordio negativo per Gasperini sulla panchina del Palermo: i rosanero dominano il primo tempo a Bergamo, ma l’Atalanta riesce a portare a casa la vittoria grazie al gol di Raimondi a due minuti dal termine. Primo punto in A per il Pescara di Stroppa, che strappa un importante pareggio a Bologna. Gilardino lancia gli emiliani nel primo quarto d’ora, Quintero al termine della prima frazione disegna una bella punizione sulla quale Agliardi arriva ma si fa passare il pallone tra le mani. Forse si stava ancora domandando come avesse fatto a fermare i due colpi di testa di Totti domenica scorsa. Nella ripresa il Gila si guadagna un rigore, facendo espellere Perin. Pelizzoli appena entrato respinge il rigore di Diamanti. La fortuna si è fermata a Roma…

A cura di Daniele Luciani

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