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IL ROMANISTA Oggi si ricomincia. Dubbio Piris

Piris

(D.Galli) – Ventiquattrore per cancellare senza dimenticare. Per voltare pagina cercando, a mente fredda, di analizzare cosa diavolo è successo domenica pomeriggio tra le 16.27 e le 16.45, quando s’è consumato il delitto perfetto. Ventiquattrore di riposo. Oggi si riprende. La Roma si ritroverà (speriamo non solo fisicamente) a Trigoria alle 10. E sarà già Cagliari. Già, ma con chi? Con Stekelenburg, che in occasione del terzo gol del Bologna ha forse una parte di responsabilità, ma che resta sempre nell’immaginario collettivo e nella realtà delle cose quell’esci-Franco che sognavamo dal dopo Tancredi. Le colpe principali sono di Burdisso, che da uomo con gli attributi prima ancora che da grande difensore le colpe se le è prese tutte. «Se c’è un colpevole per non aver portato a casa almeno un punto, sono io».

L’argentino ha tentato di fare da capro espiatorio, ha provato ad assumersi la responsabilità di un errore frutto della generosità. Si è gettato sulla palla, ha colpito Stekelenburg (che l’ha chiamata la palla?, chissà) e ha così consegnato a Gilardino il pallone della beffa. Anche per questo Nico continuerà a comandare il reparto arretrato della Roma. Perché fa parte di quella razza in via di estinzione di uomini e calciatori che in campo, e pure negli spogliatoi, hanno quella scintilla in più che li rende vitali per il gruppo. Lui, come De Rossi, come Totti. Col Bandito, ch’è primo difensore, ci sarà Castan. Ecco, Castan. Già. Faceva bene a incazzarsi Sabatini, quando diceva di non capire perché l’ex Corinthians non venisse considerato un grande giocatore, per non usare la terminologia tanto odiata dal ds: “top player”. Castan non sarà un “top player”, almeno non nell’accezione comune, ma è sicuramente un grande giocatore.

E a destra? A Trigoria confermano: massima fiducia in Piris. Il laterale è stato difeso anche da Sabatini. «Il ragazzo – ha spiegato il ds a fine partita – va gestito come tutti quelli che sbagliano, fino al momento del gol è stato puntuale tranne uno stop sbagliato. Ha subito questo colpo di testa ma è un concorso di colpa con la difesa. Non voglio uccidere un singolo giocatore». Non lo farà Sabatini, non lo farà Zeman. Nota a margine, però: Marquinhos ha bene impressionato quando è entrato proprio al posto di un frastornato Piris. E poi c’è sempre la carta Taddei, altro professionista sempre pronto a dare il massimo. Non è retorica, è semplicemente Taddei. A sinistra, ovviamente, nessun dubbio: il rientro di Balzaretti è stata cosa buona e giusta. Fuori causa ancora De Rossi (potrebbe rientrare però con la Samp, alé!) e forse Bradley, la linea di centrocampo dovrebbe ricalcare quella di Roma-Bologna.

Quindi, da destra: Florenzi, Tachtsidis e Pjanic; oppure, come domenica: Pjanic, Tachtsidis e Florenzi. Miralem avverte dolore a una mano e oggi si sottoporrà a un controllo. La sua presenza, però, al momento non è in dubbio. Poi c’è l’attacco. Scontata la squalifica, all’Is Arenas dovrebbe rientrare Osvaldo. A sinistra, a destra, oppure dove gli pare perché lui può, Totti. L’ultima casella libera là davanti dovrebbe essere occupata da Destro, che con la maglia della Roma è ancora a secco. Per ora ci sono i movimenti giusti e le occasioni. Questione di tempo, assicurano a Trigoria. Il tempo di voltare pagina. Sì, da oggi è già Cagliari-Roma

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