Il Cialis è noto per il trattamento della disfunzione erettile, migliorando il flusso sanguigno e facilitando l'erezione. Questo effetto benefico è apprezzato non solo in ambito medico, ma può anche influenzare positivamente altri aspetti della vita quotidiana. Per esempio, nel contesto sportivo, un miglioramento della circolazione può aiutare a ottimizzare le prestazioni e la resistenza. Il Cialis, quindi, può avere applicazioni sorprendenti al di là del suo uso principale. Per chi cerca un approccio discreto, è possibile acquistare Cialis online senza ricetta con facilità e privacy.

IL ROMANISTA Pjanic, applausi. Stekelenburg ok

Roma-Zaglebie Lubin

(D. Galli) STEKELENBURG Un paio di parate di quelle importanti nel primo tempo, nessun problema pure nel secondo. È lui il titolare, non scherziamo. I pali presi dal Lubin? A.A.A. cercasi esterni bassi, alias terzini, alias qualcuno che dia una mano a Burdisso, Castan, Heinze e, per ora, Romagnoli.

CASTAN Non chiamatelo top player. È ancora presto. Ma le movenze, gli anticipi e la stazza (che aiuta) lasciano sperare in qualcosa di simile.

ROMAGNOLI Diciassette anni e una partita giocata con la malizia e la personalità di un veterano. Chapeau.

TACHTSIDIS Alla faccia del rincalzo, del vice De Rossi. Com’è Tachtsidis? È greco. Sì, ed è pure forte. Sempre premesso che davanti avevi il Lubin (che è comunque sempre meglio dei boscaioli altoatesini, eh?), e nonostante il fisico non proprio da Nureyev, Tachtsidis si districa con eleganza a centrocampo, imposta il gioco, serve il filtrante che permette a Bojan di regalare a Osvaldo la palla dell’1-0 dopo appena 37 secondi di gioco. E poi s’inventa una rete spettacolare, indossa i panni di Totti, raccoglie palla, si smarca, alza la testa, vede Koziol leggermente fuori dai pali e lo beffa con un pallonetto al bacio. Fichissimo. Anzi, visto che siamo in America, very cool.

BRADLEY Poche sbavature e ben più del compitino che ti saresti atteso da uno che ha vestito la maglia della Roma per la seconda volta nella sua vita. La faccia da mastino già ce l’aveva, ora sta dimostrando di possedere anche discreti attributi.

PJANIC I giocatori come lui non hanno un ruolo preciso. Sono nell’universo, brillano di luce propria. Voi chiamatele stelle. Pjanic non lo è? Ne riparliamo a fine stagione.

BOJAN È piena estate, è calcio che non conta, è il Lubin e mica il Manchester United. Sì, vabbé, però Bojan fa un gol pazzesco. Uno, due, tre avversari e pallone sul palo opposto. Non solo. Al 7’ va in copertura a chiudere sull’ala del Lubin. Te l’aspetteresti da un Totti o da un De Rossi. Invece è Bojan.

LAMELA Zeman non vuole che giochi spalle alla porta. Non è cattiveria, è che solo se la porta la guarda Lamela ti combina una roba come quella di ieri: lancio di Pjanic, Erik addomestica la palla e di esterno sinistro insacca per il 3-0.

TOTTI Non ha ancora il ritmo partita, ma ha sempre una classe immensa. Coglie un palo su un assist del baby Lopez.

OSVALDO Timbra il cartellino, fallisce poi il raddoppio. Se e quando arriverà Destro, là davanti non sarà facile per Zeman fare le scelte giuste.

LOPEZ Meno ottimo del solito, ma nella ripresa è sicuramente il più mobile dell’attacco romanista. Prova la consueta finta a rientrare e non gli riesce. Fa niente, ci riproverà più avanti. In campionato, magari.

Top