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GAZZETTA DELLO SPORT Da Pjanic a Juan un coro “Sarà l’anno della Roma”

Esultanza Roma

(M. Calabresi/ F. Oddi) – A tutti i giocatori che negli ultimi giorni, in coro, non vedevano l’ora di allenarsi,Zdenek Zeman ha risposto alla sua maniera: due ore e mezza di corsa sotto il sole, con il campo in sintetico a squagliare le suole delle scarpe da ginnastica e il pallone non pervenuto. Fosse stato un ventenne, il boemo giocatore sarebbe stato messo a dieta ferrea dal boemo allenatore: ma Zeman di anni ne ha 65, fuma a più non posso e di qualità ne ha ben altre da mettere sul campo. Piuttosto, sono altri i giocatori attesi da una lunga battaglia con la bilancia: visto il consumo di calorie del primo pomeriggio di lavoro, però, di sicuro i sorrisi non mancheranno. Anche perché, dopo i test di ieri su forza e resistenza, oggi di allenamenti ce ne saranno altri due.
Suona la campanella Uno dei primi ad arrivare è stato il primo che dovrebbe partire, Leandro Greco: alle otto, lui così come Taddei, era già all’interno dei cancelli di Trigoria. L’ultimo si temeva potesse essere Lamela, il più atteso per costo e potenziale tecnico, ma in realtà l’argentino che alle nove — ora della dead line — nessuno aveva visto era già dentro dalla sera prima, avendo dormito al Fulvio Bernardini. Florenzi, il più atteso tra i giovani di ritorno (ma tra i più in forma negli allunghi sui 70 metri), è entrato a piedi, trascinando il trolley; Totti è arrivato in Smart nera, Okaka in taxi, Tallo con un’utilitaria ma lo hanno riconosciuto lo stesso. Oggi Marquinho Unico assente Marquinho, passato dal prestito con diritto di riscatto al definitivo con diritto di ritardo: il suo acquisto è stato ufficializzato venerdì, ieri era il suo compleanno, lo ha festeggiato in Brasile, ma già oggi dovrebbe unirsi ai compagni.

 

Visite e battute Un centinaio i coraggiosi che hanno sfidato Caronte, lontani i tempi in cui si bloccava via di Trigoria da prima della discesa. Poco dopo le 11 il primo scaglione di giocatori ha lasciato il centro sportivo per andare a fare le visite di rito al Campus Biomedico: Taddei, Pizarro e Burdisso, seguiti da Lobont, Simplicio e dalla coppia di inseparabili, Bojan e José Angel, con Osvaldo sul sedile posteriore. Dopo neanche un’ora erano già di ritorno: Pizarro e Burdisso i primi a fermarsi per gli autografi, qualche lamentela (oltre alle solite battute, del tipo: «la visita la farà per ultimo, senno gli rompe la bilancia…») per Simplicio, che era uscito sgommando.

 

Le parole Prima delle visite mediche, e prima dell’allenamento, anche le prime impressioni, a Roma Channel: atmosfera tanto simile alle interviste sotto le scuole al primo giorno di liceo, quando si conosce qualche compagno, ma non i professori. Pjanic deve consacrarsi: «Lo scorso anno mi sono trovato molto bene, ma voglio fare ancora meglio. Sarà la nostra stagione, proviamo a dare qualche gioia ai tifosi». Juan, aspettando Castan e che Burdisso torni al 100%, è l’unico difensore centrale: «Speriamo di tornare ai nostri livelli e di fare un buon campionato. Sto bene, durante le vacanze ho lavorato, non vediamo l’ora di iniziare». Taddei è l’usato garantito: «Ho l’entusiasmo del primo anno, voglia di giocare, divertirmi e divertire i tifosi. E dovrò dare l’esempio: è importante partire bene già dalla preparazione, perché ti dà la base per tutta la stagione». Lobont parte dietro Stekelenburg, ma ai portieri toccheranno gli straordinari: «Mi auguro che la Roma vada meglio che nella scorsa stagione». Peggio sarebbe difficile.

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