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IL MESSAGGERO De Rossi promosso a pieni voti ma ora può tornare a centrocampo

Daniele De Rossi

(M. Ferretti) – Cesare Prandelli la pensa come Zdenek ZemanDaniele De Rossi non può giocare da difensore centrale. Possibile? Possibile. Ma se contro la Spagna l’ha impiegato proprio al centro della difesa? «Certo, ma in una linea a tre: se giochiamo a quattro, De Rossi non sarà mai uno dei difensori», replica Prandelli. Esattamente quanto pensa il tecnico boemo appena rientrato a Trigoria, che in vita sua ha sempre giocato con una linea a quattro. Svelato il mistero azzurro, allora: De Rossi è un difensore precario. E va bene solo se inserito in una difesa a tre. Questa almeno è la convinzione di Prandelli che, in vista della partita di Poznam contro la Croazia, non ha ancora (ufficialmente) deciso se cambiare sistema di gioco o confermare quello di Danzica. Cioè difesa a tre, quindi De Rossi ancora difensore centrale. Contro i campioni del mondo, domenica pomeriggio, Daniele è stato praticamente impeccabile, dando un’interpretazione fin troppo difensivistica al suo ruolo di centrale: Prandelli gliel’ha ricordato, gli ha rimproverato un paio di movimenti sbagliati nel finale della partita ma complessivamente il romanista ha fatto un figurone. Solo che, a giudicare dalla parole di ieri del ct, De Rossi difensore appare adesso una soluzione obbligata, una di emergenza e non una studiata come annunciato alla vigilia dell’impegno contro la Spagna.

Al di quello che si pensa in giro, la differenza tra una linea a tre e una a quattro è evidente, e la prestazione di De Rossi contro la Spagna lo sta a testimoniare: quando ha giocato a quattro con la Roma di Luis Enrique, Daniele non ha brillato come invece ha fatto a Danzica dove aveva maggiore protezione laterale (due compagni a sinistra e altrettanti a destra) e la possibilità di leggere meglio lo svolgimento della manovra avversaria. È vero, in alcune circostanze si è abbassato troppo, ma quella stessa posizione gli ha consentito in altri momenti della partita di esibirsi in chiusure decisive. Questo per dire che lì dietro ci può giocare, «ma non dimentichamoci che Daniele è un centrocampista», ha tenuto a sottolineare Prandelli già domenica sera a Danzica.

E, dunque, De Rossi contro la Croazia dove giocherà? Dipenderà, lo ripetiamo, dal modulo che sceglierà Prandelli: la squadra di Slaven Bilic gioca un 4-4-2 molto dinamico con due attaccanti, Mandzukic del Wolfsburg e Jelavic dell’Everton, forti fisicamente e abilissimi nei sedici metri. Se la Spagna non aveva punte, la Crozia ne avrà due (ma occhio ai movimenti offensivi dell’esterno Perisic del Borussia Dortmund), quindi è facile prevedere che attaccherà in maniera diversa rispetto ai campioni del mondo: se l’Italia tornerà all’antico, cioè ad una linea a quattro (ma con quali uomini?), Daniele tornerà a centrocampo. Lui, in attesa di sapere, non batte ciglio, si allena e si concentra su Poznam dove avrà un tifoso in più, il papà Alberto.

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