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CORRIERE DELLO SPORT.IT Zeman l’infallibile e l’orgoglio Reggino

Zdenek Zeman

(Tullio Calzone) – Sempre più Magnifico, Lorenzo Insigne fa volare il Pescara, esaltando il metodo Zeman. Anche a Grosseto abruzzesi travolgenti, agevolati dall’errore di Alfageme che scambia la propria porta con quella di Anania. Ma a sbriciolare i maremmani ci pensa il folletto napoletano, emulo e sostituto naturale di Lavezzi. Tatuaggi a parte, Insigne sembra il sosia del Pocho, oggetto del desiderio non solo dell’Inter di Moratti che punta sull’attaccante argentino per una rifondazione di qualità. Intanto l’attaccante di Zdenek fa la differenza in classifica e regala al boemo un primato che non è frutto del caso: 22ª vittoria stagionale, la 10ª esterna, la 4ª consecutiva, l’ottantaquattresimo gol in campionato (record con il format a 22 squadre, quello assoluto è del Casale del 1929-1930, torneo a 18 squadre). Insomma, sognare si può. A dispetto delle prefiche e degli ipercritici che avevano immaginato fuori tempo i famosi inverni zemaniani. In realtà, la vittoria di Grosseto, come quelle straripanti di Padova e sul Vicenza, confermano che la compagine biacazzurra ha superato il momentaccio di scoramento concomitante con le luttuose vicende di Mancini e Morosini che hanno, in ogni caso, segnato questa avvincente stagione cadetta e il ritorno di Zeman sul palcoscenico del calcio italiano. Lui, accostato con insistenza alle panchine di Roma e Fiorentina, conferma che il suo futuro lo vorrebbe ancora spendere a Pescara. Ma è difficile anche immaginare un no del boemo a soluzioni ovviamente più stimolanti.

LA REGGINA A PRANZO – Prova a dare un senso a questo finale di stagione anche la Reggina di Breda nel primo dei tre posticipi della 18ª giornata di ritorno fissato stamane all’ora di pranzo (12,30). Tagliata quasi fuori dai giochi in seguito al micidiale blitz al Granillo del Verona di Mandorlini, l’undici amaranto incrocia la Sampdoria. La tenacia di Iachini ha riportato i doriani laddove merita il blasone del club ligure, ma la Reggina non può fare regali: l’orgoglio calabrese vale almeno quanto un piazzamento da play off dopo aver lasciato la volata per la Serie A alle quattro battistrada.

VERONA E SASSUOLO – Non mollano di un colpo il Verona e il Sassuolo che pure hanno le loro difficoltà a superare rispettivamente il Livorno di Madonna e lo spigoloso Crotone ammazzagrandi di Drago. Va malissimo ai toscani che inciampano per la quinta volta consecutiva e si aggrappano al recupero con il Pescara (si ripartirà il 15 maggio dal 30’ pt con il risultato di 0-2 all’Adriatico) per alimentare le prospettive di una salvezza data per troppo tempo scontata. Mandorlini svolta quando il pari sembrava segnato grazie a una magia di Lepiller, il francesino mandato in Veneto a farsi le ossa dalla Fiorentina che furbescamente sistema un paio di compagni in barriera per ingannare Bardi tra i pali. Missione compiuta. Ne porta a casa una altrettanto preziosa il Sassuolo di Pea grazie al solito Sansone che innesca Boakye. Poi è Missiroli a stendere i conterranei calabresi e a consolidare un secondo posto che vale oro colato in attesa dello spareggio nel recupero con il Torino.

TORO-PADOVA, SFIDA INFINITA – Gli altri due posticipi vedranno domani impegnate Torino-Padova (ore 21) e Gubbio-Juve Stabia (ore 19). Ventura chiede strada a Dal Canto per rimpossessarsi del primo posto. Apolloni spera che Braglia sia ormai soddisfatto della bella stagione della sua Juve Stabia, in un modo o nell’altro, comunque arbitro della volata salvezza.

MAGO MERINO E IL BARI IN APNEA – Palpitante anche la zona salvezza dove la Nocerina riemerge dai propri errori grazie al solito Mago Merino. Il peruviano, al quinto gol stagionale, impiega poco più di tre minuti per graffiare un Albinoleffe rassegnato al proprio destino. Poi Auteri conduce in porto la gara gestendola e senza incassare neppure un gol. Non era mai accaduto in precedenza in questa stagione e qualcosa pure significherà. Anche perché serviranno nervi saldi e tanto orgoglio per conservare la Serie B. Non solo per la vittoria all’ultimo secondo di recupero scucita dal Vicenza al Modena che tiene in corsa anche i veneti di Cagni per play out o salvezza diretta. Ascoli ed Empoli non si fanno male e portano a casa un punto ciascuno che vale almeno doppio. Se l’Albinoleffe retrocede dopo 9 anni, fa festa il Cittadella di Foscarini che batte con un rigore dubbio il Bari di Torrente (espulso per proteste) come al solito sterile e impreciso negli ultimi venti metri.

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