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LAZIO In migliaia per dare l’ultimo saluto al giovane Mirko Fersini

Mirko Fersini

Oltre 2.000 persone, con tutte le rappresentanze calcistiche della Lazio, stanno dando a Fiumicino l’ultimo saluto a Mirko Fersini, il difensore degli Allievi Nazionali della formazione biancoceleste, morto giovedì scorso all’Ospedale San Camillo dopo il gravissimo incidente stradale avvenuto il 6 aprile scorso. Grande la commozione e l’affetto di tanti che si sono stretti attorno ai genitori, Kapia e Roberto, alle sorelle Tania e Marika e al nonno Alfredo, nella piccola chiesa di Santa Maria Madre della Divina Provvidenza, gremita. Sono presenti, tra gli altri, il presidente Claudio Lotito, alcuni giocatori della prima squadra, tra i quali Dias e Miroslav Klose e alcuni campioni del primo Scudetto del ’74, l’ex capitano Pino Wilson e Giancarlo Oddi, oltre a Bruno Giordano e il sindaco di Fiumicino Mario Canapini. La stragrande maggioranza dei presenti non Š potuta entrare nella parrocchia dell’Isola Sacra e ha seguito le esequie, riparandosi con ombrelli, sotto la pioggia battente. Schierati sull’Altare i compagni di squadra di Mirko e i pari categoria della Roma. Sempre sull’Altare campeggia un grande vessillo biancoceleste, mentre all’esterno sono a decine le corone di suffragio con i fiori biancocelesti. I funerali sono celebrati da padre Leonardo Ciarlo, ex parroco dell’Isola Sacra ed ora parroco alla Giustiniana, amico di famiglia e tra l’altro tifoso biancoceleste, che aveva seguito fin da piccolo Mirko. Tantissimi i giovani presenti, affranti dal dolore, dai compagni di scuola agli amici della comitiva. «Ho visto crescere Mirko – ha detto nell’omelia padre LeonardoCi univa l’amicizia con la famiglia, la fede ed anche il tifo per la Lazio. Un giovane sportivo che aveva tutto un futuro davanti: la fede non cancella il pianto ma contribuisce a dare un senso alla tristezza, all’abbandono, al distacco e al dolore atroce della famiglia. La morte di Mirko, però, non è la fine di tutto ma un inizio, alla luce di Cristo. Cari giovani – ha concluso – la vita Š preziosa ed Š un grande dono: valorizzatela al massimo; scrivete sempre subito in bella ogni momento importante». Con l’espianto degli organi di Mirko, autorizzato dalla famiglia, si Š potuta dare una possibilit… di vita a sei persone.

Fonte: ansa

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