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AS ROMA Rosella Sensi: “Non giudico Luis Enrique. Sono rimasta delusa da qualcuno, ma non dico da chi. Faccio i complimenti a Montella e Stramaccioni”

Rosella Sensi

L’ex presidente giallorosso Rosella Sensi, ospite della trasmissione televisiva ‘Quelli che il Calcio’, ha commentato il momento della Roma:

Prima volta che rilasci un’intervista e sono felice abbia scelto noi. Tuo padre voleva un maschio? Ti vestiva da Zorro? 

“Io sono la terza femmina, si è adeguato a questa cosa…”

Da laziale mai vestita?

“Da laziale no, proprio no. Nemmeno per punizione”.

E’ passato un anno dal cambio di proprietà.

“Lo seguo sempre, in maniera diversa ovviamente. Un anno diverso, nuovo, un nuovo impegno ma sempre da tifosa della Roma”.

Sei tornata allo stadio? 

“No, mi dovrei sbloccare. C’è ancora il cirodo di papà lì, ci sono delle cose che potrebbero emozionarmi moltissimo”.

La gente è cambiata nei tuoi confronti?

“No, i tifosi sono sempre affettuosi. I rapporti poi sono rimasti, dopo aver vissuto quotidianamente i problemi di una società”.

C’è qualcuno che ti ha delusa?

“Si, ma non lo posso dire…”

Ti emoziona la telecamera?

“No, non sono abituata ma non c’è troppa emozione…”

Da donna è più difficile guidare la Roma?

“No, lo è per gli altri che si devono abituare a questa cosa. Ho iniziato da amministratore delegato nel 2004-2005, a 34 anni”.

34 anni e donna, come l’hai gestita?

“In società non c’erano problemi, erano abituati. Qualche giocatore nuovo che arrivava, invece, magari poteva stupirsi nel vedere questa matta che urlava…”

Il presidente può entrare nello spogliatoio?

“Io entrai con una persona che disse ai calciatori di coprisi. Bisogna avere determinati ruoli per entrare nello spogliatoio, io potevo e l’ho fatto”.

E questi calciatori sudati come erano?

“Sudati… Ma tanto qualcuno li aveva avvisati e non ho visto niente…”

 Come vede questo nuovo corso della Roma?

“La vedo con la speranza di una tifosa. Ci sono stati tanti cambiamenti. Ci vuole pazienza, quella che invece qualche tifoso non ha avuto con me…”

Avrebbe voluto fare lei questa ‘rivoluzione’?

“Se avessi potuto avrei fatto questa ‘rivoluzione’, ci vuole coraggio nel calcio”.

 Una delle frasi celebri di tuo padre è: “La Roma non si discute, si ama…”. Lecce-Roma l’hai vista? Qualcosa da ridire?

“Ora sono meno critica, è giusto che ce ne siano di meno. Io, certo, non vorrei mai perdere. Io voglio vederla vincere, sono affezionata ai giocatori… A Francesco, Daniele, Simone…”

Totti, uno di famiglia…

“Si, il figlio maschio che mio padre non ha mai avuto”.

“Non giudico l’operato del tecnico spagnolo. Ma permettetemi di fare i complimenti a Montella e Stramaccioni. Sono due grandissimi professionisti e degli ottimi allenatori. Montella è il mio allenatore ideale per la Roma l’ho scelto io”

 

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