L’ex CT dell’Inghilterra Fabio Capello ha rilasciato le seguenti dichiarazioni durante la trasmissione Rai “Che Tempo Che Fa”
Tornerai in Italia ad allenare?
“Penso che in Italia non allenerò più, potrebbe esserci qualcosa di interessante all’estero, anche per un altro ruolo. Sono interessato a qualcosa di nuovo e di diverso mi sento figlio del mondo. Se arrivasse un’offerta interessante sia come paese sia come qualità del lavoro potrei accettarla”.
Come ti sei trovato in Inghilterra?
“Molto bene, è un posto magnifico per lavorare, Londra è una città splendida. E’ andato tutto bene fino alla storia sulla fascia a J.Terry. Io non ero d’accordo e mi sono dimesso. La fascia l’avevo appena ridata a J.Terry e fino all’udienza che ci sarà il 9 di Luglio per me è innocente”.
Perchè in Inghilterra vanno di moda gli allenatori italiani?
“Abbiamo più attenzione a livello tattico e questo ci porta ad avere buoni risultati.
Inghilterra isola felice per allenare?
“In Italia comandano le Tv, in Spagna comandano le radio. Tutti le escoltano, ci sono trasmissioni ogni ora: ti chiedono di essere intervistato anche a notte fonda!. In Inghilterra comandano i giornali. Ogni giornale ha 8-9 pagine sullo sport”.
Essere CT dell’Inghilterra è un po come far parte della famiglia reale?
“Direi che è un ruolo importante, sei sempre sotto pressione e nell’occhio del ciclone dei media ma il tutto è una cosa bellissima”.
Sei nato a Pieris, 1200 abitanti e ben 15 giocatori dati alla serie A, che ne pensi?
“La percentuale è altissima ma io purtroppo sono stato l’ultimo di Pieris a giocare in serie A”.
Che ricordo hai del Capello giocatore?
“Sono sempre stato me stesso, sono come ora. Andavo in discoteca ma a mezzanotte ero a casa”.
Un giocatore con le tue caratteristiche lo faresti giocare?
“Certamente e credo che un giocatore con le mie caratteristiche sia Daniele De Rossi. Lui come me gioca in quel ruolo del campo ed ha discreto senso del gol”.
La differenza tra un giocatore di 25 dei tuoi tempi e uno di oggi?
“Giocatori del mio livello ora, a 25 anni, hanno risolto i problemi di una vita. Ai miei tempi si sperava a fine carriera di avere un paio di appartamenti”
Consiglieresti a tuo figlio o tuo nipote di fare il calciatore?
“Certamente, è un bellissimo lavoro si guadagna bene e si è a contatto con il pubblico”.
Chi sono i tuoi amici nel mondo del calcio?
“Dino Zoff ed Edy Reja”.
Il calcio italiano sembra non riuscire a far a meno degli scandali, è un problema di singoli o di sistema?
“Credo sia un problema di singoli. C’è chi vuole fare il furbo. Per esempio per le scommesse è colpa dei singoli. Io ci andrei con la mano pesante. Sono a favore dei magistrati che cercano qualcosa che non va nel calcio. Credo che tutti dovrebbero essere più attenti”.
Hai però sempre difeso Moggi e Giraudo…
“Li ho difesi perchè ho lavorato con loro e sarò sempre loro amico”.