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IL TEMPO. E adesso sciogliti

Neve a Trigoria

(A. AUSTINI) – Si gioca? Così sembra. Roma e Inter, nuove bufere permettendo, vanno finalmente in campo oggi alle 15 dopo due rinvii e tante polemiche. L’Olimpico è pronto. Anzi, a dire il vero lo è sempre stato: i teloni hanno protetto il campo da giovedì, non c’è ghiaccio sugli spalti e nell’area circostante allo stadio, ispezionata dall’unità di crisi allestita per l’occasione e ripulita anche ieri.

Stamattina alle 9 la riunione anticipata e straordinaria del Gos (Gruppo operativo speciale) allo stadio per l’ok definitivo alla disputa della gara. Nonostante i disagi in città e la forte preoccupazione del sindaco Alemanno tutto lascia pensare che il Prefetto Giuseppe Pecoraro non disporrà un altro rinvio, visto che i problemi di viabilità (unico vero motivo dello spostamento della gara) dovrebbero attenuarsi stamattina. Ma non sono in molti a fidarsi: annunciati non più di trentamila spettatori che ieri, invece di aumentare, sono diminuiti grazie alla possibilità del rimborso dei biglietti offerta dalla Roma. La neve è arrivata anche a Trigoria e non ha permesso ai giallorossi di allenarsi su un campo totalmente imbiancato. Rifinitura in palestra e nuovo appuntamento stamattina alle 10 al «Bernardini», dove invece sono rimasti a dormire Luis Enrique e il mental coach Tonino Llorente nelle ultime due notti: troppo rischioso fare avanti e indietro dall’Olgiata. Nessun intoppo stradale, invece, per il calciatori che abitano tutti a Roma sud ed è quindi stata scartata l’ipotesi di un ritiro d’emergenza. Dopo l’ultimo allenamento alla Pinetina, con il presidente Massimo Moratti spettatore, l’Inter è sbarcata senza problemi ieri pomeriggio a Fiumicino e ha trascorso la notte all’hotel Parco dei Principi al Pinciano.

I convocati di Ranieri sono gli stessi di venerdì – Sneijder è rimasto a Milano – mentre i 18 scelti da Luis Enrique si conosceranno solo stamattina. E De Rossi, a quanto pare, ci sarà. Roma e Inter, distanziate di cinque punti in classifica, si sono avvicinate alla partita allo stesso modo, con rimonte interrotte nelle ultime due giornate in cui hanno raccolto un punto a testa. E allora oggi è quasi un’ultima chiamata per il terzo posto. Sul campo si annuncia una sfida tra due modi opposti di interpretare il calcio. L’ambizioso 4-3-3 dell’asturiano contro il pragmatico 4-4-2 dell’allenatore testaccino, che non smentisce il suo dogma tornando all’Olimpico da ex. È il primo confronto tra i due allenatori che in Spagna, però, si sono già affrontati al Camp Nou in un rocambolesco Barcellona-Valencia, Ranieri dalla panchina e Luis Enrique in campo. Il secondo segnò il primo dei tre gol dei catalani, ma nella ripresa al Valencia riuscì l’incredibile rimonta fino al 4-3 finale. Altri tempi, altro calcio.

Oggi l’accoglienza per Ranieri si annuncia in linea con il clima della Capitale, nonostante quello scudetto sfiorato nel 2009. Non saranno più di 5-6 i «suoi» giocatori in campo: Juan, Taddei e forse Rosi in difesa, De Rossi e Totti in attacco. Gli altri sono tutti nuovi. Josè Angel si gioca un posto con Rosi, Gago e Pjanic gli incaricati di spalleggiare De Rossi, Lamela e Borini i favoriti (su Bojan) per gli altri due posti in attacco. Il giovane emiliano è l’unica voce della vigilia. «Non sarà facile – ha detto Borini a Sky – perché l’Inter è in un buon momento. La neve? Bisogna adattarsi subito al campo». È l’ultimo dei problemi.

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