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IL ROMANISTA. La Roma torna al lavoro

Allenamenti Roma

(C. Zucchelli)– Ieri riposo per tutti, oggi di nuovo al lavoro alle 14 a Trigoria visto che domenica, per fortuna, sarà di nuovo campionato. Dopo aver visto la squadra stanca in seguito ai tre gol presi dalla Juventus, Luis Enrique, insieme al suo staff, ha deciso di concedere ai giocatori 24 ore di relax necessarie più alla mente che al fisico. Dimenticare, e in fretta, Torino: è questo l’imperativo con cui i calciatori dovranno fare i conti oggi al Bernardini. Ieri al centro tecnico c’erano Osvaldo, Cassetti e, soprattutto, Daniele De Rossi. Il centrocampista continua con il lavoro differenziato e rispetta la tabella stabilita dai medici che puntano a riaverlo contro l’Inter. De Rossi però, che continua ad avvertire sempre meno dolore, vorrebbe provare a rientrare prima: col Cagliari, mercoledì prossimo, o addirittura domenica col Bologna. Bisognerà vedere se si allenerà in gruppo già da oggi.

La decisione verrà presa soltanto stamattina con l’intenzione, comunque, di non affrettare in alcun modo i tempi. Se De Rossi contro gli emiliani non dovesse farcela, il suo posto sarà preso ancora una volta da Gago, giocatore sicuramente diverso rispetto a lui ma in grado comunque di fornire lo stesso ampie garanzie tanto che contro la Juventus è stato uno dei migliori. Insieme a Pjanic, un altro degli intoccabili di centrocampo. La terza maglia se la contendono Simplicio, Greco e anche Simone Perrotta, entrato martedì in Coppa nella ripresa. In attacco, invece, probabile turno di stop per uno tra Lamela e Bojan: Totti e Borini dovrebbero partire dal primo minuto, mentre l’argentino e lo spagnolo, per motivi diversi, potrebbero partire dalla panchina. Il primo perché, espulsione a parte, potrebbe aver bisogno di riposare dopo tre mesi vissuti in prima linea mentre lo spagnolo sembra ancora un corpo estraneo alla squadra. Non segna dal 5 novembre – Novara-Roma – e finora ha sempre mancato gli appuntamenti in cui gli veniva chiesto di dare qualcosa in più. La scelta di Luis Enrique potrebbe dipendere anche da questo: mandarlo in panchina significherebbe bocciarlo, viceversa concedergli ancora fiducia potrebbe essere la chiave giusta per ritrovare un giocatore che ha assoluto bisogno di un gol o, comunque, di una prestazione importante.

La stessa fiducia è quella che potrebbe avere Simon Kjaer: al momento la coppia centrale formata da Juan – al rientro dopo la panchina di Coppa – e Heinze è quella che Luis Enrique considera più affidabile però il danese ha bisogno di giocare per riprendere confidenza col campo per tornare ad essere quel giocatore che, a Palermo, si era imposto come uno dei migliori difensori del campionato. Per questo potrebbe toccare ancora a lui accanto al brasiliano con l’argentino in panchina. Panchina dove dovrebbe trovare di nuovo posto José Angel. Taddei a Torino non è andato benissimo ma dovrebbe di nuovo spostarsi a sinistra col rientro, sulla destra, di Rosi, un altro che allo Juventus Stadium è rimasto a guardare per tutti i 90 minuti.

 

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