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IL ROMANISTA. Bentornato

Francesco Totti

(T. Cagnucci) – Dicevano che l’avrebbero fischiato perché “vedrete il tifoso della Roma lo ha scaricato” e invece non solo quando è uscito, ma Daniele De Rossi è stato osannato da tutto lo stadio prima della partita. Dicevano e continuano a dire che è un mercenario e che ha già deciso di andarsene senza lontanamente immaginare i codici d’onore, l’eleganza, e la serietà (persino il pudore) di un calciatore che «da dieci anni ha costruito con i tifosi tutto questo…»Sono cose da Curva Sud, per molti (neanche troppi) ma non per tutti. Non per quelli che dicevano che Totti non poteva vedere Luis Enrique: non gli era bastata la dedica fatta dopo la vittoria di Napoli chissà se gli basterà l’abbraccio di ieri al momento del cambio, bello quasi come il sorriso bellissimo dell’allenatore al San Paolo e a Bologna. Dicevano che questa Roma non c’era, dicevano che Totti era finito e diranno ancora tante altre stronzate (i milioni per Osvaldo, gli infortuni di Lamela, le papere di Stekelenburg, la povertà degli americani…) senza dire l’unica cosa che dovrebbero dire“Scusate”,aggiungendoci per onestà intellettuale: “Scusate il ritardo”. L’ha fatto anche per loro il Capitano, uomo che da tempo (un paio di mila anni) da queste parti s’è fatto carne e agnello sacrificale per tutti noi (l’umiltà, la leggerezza e il garbo che trasudano la maglietta di ieri sono da Sacra Sindone). E visto che tutti dicevano e continueranno a dire qualche cosa, su questa Roma c’è da dire veramente poco: terza vittoria di fila, mille abbracci, l’impressione di compattezza e di una crescita che sta appena all’inizio, la porta inviolata, le assenze che non si sentono, le presenze che si moltiplicano anche sugli spalti, e tanti eccetera. A parte due cose. Su Totti, che è la Roma. Una semplice: sta a un gol da Nordahl che ha segnato 210 volte con la stessa maglia. Rispetto a Nordahl Totti ha giocato sempre e per sempre soltanto con una squadra (bello che l’eccezione per Nordahl, 210 gol col Milan, siano state proprio le reti con la Roma). Al prossimo gol Francesco sarà il giocatore ad aver segnato più di chiunque altro in serie A sempre e solo con una maglia. E’ il sogno più grande di qualsiasi ragazzino che chiude gli occhi e comincia a immaginarsi calciatore: “Farò mille gol con la Roma. E’ il record più bello. Poi c’è un’altra cosa. Sarà che la grandezza a volte sta nelle coincidenze, sarà che di Totti non devono parlare quelli che dicevano che era finito, ma l’infinito dei suoi numeri, sarà quel che sarà ma a un certo punto si arriva alla magia. Oggi per i tifosi della Roma – di una volta, di una certa età, di una maniera – è un grande giorno: è il 35esimo compleanno del Commando Ultrà Cuva Sud nato nel ’77. Il Cucs non è stato solo un gruppo, ma un’idea, un sentire, una rivoluzione d’amore. Totti ieri è tornato al gol dopo più di duecento giorni in un paio di minuti: al 35’ e al 77’. Ecco, la grandezza di Totti sta proprio in questo, che ha segnato i minuti dei nostri anni più belli.

 

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