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CORRIERE DELLO SPORT. De Rossi resterà alla Roma

Pallotta stringe la mano a De Rossi

(A.Ghiacci) Tra ventitré giorni potrà firmare il contratto. Con la Roma o con qualsiasi altro club: sarà cioè libero, dal primo febbraio, di decidere il proprio futuro. Daniele De Rossi non ha fretta. La Roma e i suoi tifosi sono preoccupati: l’allarme, scattato ormai da tempo, è relativo alla possibile perdita di uno dei centrocampisti più forti al mondo, senza intascare nemmeno un euro peraltro. Tutti fremono, tranne, a quanto pare, Luis Enrique«Non sono affatto preoccupato, non ho alcun dubbio sul fatto che Daniele resterà alla Roma, perché è quello che vuole» . Gioco delle parti, non può essere altrimenti (…). Il tecnico spagnolo però aggiunge dei particolari: «Il vero peccato è stato arrivare a questo punto, un calciatore del calibro di De Rossi non doveva arrivare a scadenza. E comunque ci sono giocatori che non pensano solo ai soldi. Daniele conta tanto per i romanisti, la Roma per lui è importantissima. Io lo vedo allenarsi sempre con il sorriso, per me non va via né a gennaio né in estate» . E infine ribadisce: «Non sono preoccupato di nulla» (…).

Certo, perdendo De Rossi il danno – tecnico, economico e di immagine – sarebbe enorme, ma a 23 giorni dal non poter più mettere bocca il club giallorosso è anche arrivato a sperare in una chiamata in questo mese (e non è detto che non arrivi verso fine gennaio). La speranza della Roma è legata alla volontà di De Rossi, che ha la testa e le tasche divise a metà, frutto di ambizioni legittimissime, sia sportive che di vita. L’unica cosa che De Rossi ha intera è il cuore, che parla romano. E oggi i tifosi accoglieranno il mediano con grande calore. Tra tutto questo: bonus, commissioni, premi a obiettivi, possibili clausole. Insomma, faccenda non poco ingarbugliata.

CHIEVO – Faccenda oltre la quale c’è una partita, quella di oggi contro il Chievo all’Olimpico. Che per la Roma significa la voglia di tutti di proseguire dopo un pari e due vittorie (7 punti) nelle ultime tre partite (Juve a Roma e Napoli e Bologna in trasferta). «Prima della sosta – dice Luis Enrique – stavamo molto bene, ma credo che il riposo possa averci giovato comunque. Contro il Chievo sarà dura, loro sanno ripartire e creare sempre pericoli. Per noi sarà uno stimolo in più, ai miei chiedo di avere la stessa determinazione e la stessa voglia di quando avevamo lasciato» . Il tecnico giallorosso dovrà fare a meno di Osvaldo, il bomber di casa (un terzo delle 21 reti di campionato portano la firma dell’italoargentino). E sarà così per i prossimi due mesi: «Un vero peccato – conferma l’allenatore spagnolo – Osvaldo stava diventando un buon punto di riferimento per noi. Ma queste sono cose che nel calcio succedono sempre e io non sono preoccupato. La squadra si è allenata al top, sapendo che l’allenamento è l’unica strada per poi giocare una buona partita. Ognuno ha seguito il programma personalizzato per le vacanze e a volte in settimana ho dovuto frenare l’agonismo» . Sì, ma come cambia la Roma senza Osvaldo? «Le possibilità sono tante, posso mettere Totti più avanti con un altro trequartista, oppure inserire Bojan. Con il calendario fitto di impegni ci sarà bisogno di tutti e tutti avranno la loro possibilità» .

REGOLE – Pizarro, dopo il piccolo atto di insubordinazione, ha avuto un permesso dal club: «Fa ancora parte della Roma, le regole come sempre valgono per tutti. Ora è in Cile, quando tornerà vedremo quale sarà il suo pensiero, si è quasi sempre comportato bene»

 

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