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BOLOGNA – ROMA. Luis Enrique: “Siamo riusciti a mangiare pandoro e panettone. Totti non è mai stato un problema. Oggi sono soddisfatto””

Luis Enrique

Le parole di un soddisfatto LUIS ENRIQUE a Sky:

Possiamo dire che questa sia la fisionomia quasi definitiva?
“No perchè tanti  erano in panchina. La rosa è importante. Fabio Simplicio è un giocatore che non era in ritiro e ora è titolare. E’ quello che cerco nei giocatori”

Sette punti nelle ultime tre partite. Ha mai pensato nei momenti difficili, “forse non ce la faccio?”
Oggi abbiamo mangiato pandoro e panettone. Siamo riusciti a farlo. In Spagna si dice che l’allenatore non mangerà il torrone”

Ha sempre detto che il lavoro premia. Quando Totti ha avuto quel momento di difficoltà, dopo il rigore sbagliato con la Juve, Totti è sempre titolare. Un caso?

“Con Francesco ho un rapporto speciale. Ho giocato contro di lui ed ho un rapporto diverso. Ma lo è sempre stato, con lui come con tutti. Lui non è mai stato un problema nonostante tutto quello che possa essere stato detto. Io cerco sempre di fare il meglio per la squadra che deve essere la cosa più importante per tutti. E’ più facile fare risultato se tutti remano nelloa stessa direzione come fatto oggi. Il Bologna è una squadra forte ma noi non abbiamo rischiato quasi nulla”

Avete un centrocampo moderno. Può essere questo il segreto del tuo gioco?
“Il segreto è il lavoro. La partita contro la Juve ha fatto vedere che se vogliamo essere una squadra difficile da battere dobbiamo fare quello che fanno loro: mettersi tutti infase difensiva. Vedo l’atteggiamento di tutti gli attaccanti che fanno la fase difensiva. Se facciamo in 11 la fase difensiva è più facile per tutti. POi ci sono tante possibilità”

Nel gol di Osvaldo una grande azione corale
“Le grandi squadre fanno tutto insieme, sia la fase difensiva e quella offensiva. Oggi hanno visto che lo possono fare. Poi se una squadra è più forte succederà quello che succederà. Ma oggi sono soddisfatto”

Borriello: c’è il suo via libera per la cessione a gennaio?

“Quella è una domanda per la società. Sono l’allenatore e se la società decide…Non è una domanda per me. Se non gioca tutto è possibile ma è una domanda per la società”

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