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GAZZETTA GIALLOROSSA. Lucchesi: “Gli errori finora sono sia del tecnico che dei giocatori. E’ presto comunque per un bilancio”

Fabrizio Lucchesi

Toscano d’origine ma romano d’adozione. E’ così che si definisce Fabrizio Lucchesi, dirigente della Roma nell’anno dello scudetto 2000/2001, ma ex anche di Empoli, sua città natale, e Pescara. Queste le sue parole a Gazzettagiallorossa.it rilasciate in occasione del prossimo impegno di campionato tra la “sua” Roma e la Fiorentina.

 

Fiorentina-Roma che partita sarà per lei che è nato ad Empoli, ma che a Roma ha vinto uno scudetto?

“Per me sarà più emozionante di un derby. Con l’Empoli abbiamo portato a termine l’impresa di passare dalla serie C alla A con mister Spalletti mentre a Roma ho vinto uno scudetto con una squadra di campioni. Della capitale, poi, me ne sono proprio innamorato, anche perché è lì che ho ottenuto i risultati migliori. Credo che Fiorentina-Roma sarà una partita molto bella perché entrambe le squadre devono dimostrare tanto e devono rialzarsi da un momento di difficoltà. Io, comunque, amo definirmi toscano d’origine ma romano d’adozione”.

Come valuta questi primi mesi della nuova Roma di Luis Enrique?

“E’ ancora presto per fare un bilancio perché il rinnovamento ha coinvolto sia la dirigenza in toto che la squadra. Sono del parere che a Luis Enrique bisogna dare del tempo per ambientarsi e per trasmettere le proprie idee al gruppo. A questo proposito penso che il binomio giocatori-allenatore non vada scisso e le colpe o i meriti siano di entrambi. Lui ha fatto alcuni errori e deve correggerli mentre la squadra deve remare tutta dalla stessa parte ed essere pronta ad assimilare una nuova idea di calcio come quella che vuole portare Luis Enrique. Diamo tempo ad entrambi e i risultati arriveranno”.

Un giudizio il mercato estivo di Sabatini e Baldini?

“Sono stati acquistati giocatori di livello e la squadra ha ora il giusto mix di giovani e di giocatori esperti. I risultati fino ad ora sono stati un po’ altalenanti ma era una cosa che la dirigenza giallorossa aveva previsto. Ci auguriamo tutti, però, che la Roma trovi al più presto la continuità sia nel gioco che nei risultati. Alcuni nuovi acquisti sono eccellenti ma sono ancora molto giovani ed è normale che siano altalenanti nel rendimento. Roma è una grande città e ha bisogno di una grande squadra”.

Sul caso Osvaldo-Lamela?

“Il gesto di Osvaldo è sicuramente da evitare ma nello spogliatoio sono cose che possono succedere. Io, ad esempio, preferisco uno spogliatoio vivo che uno piatto. Sono convinto, poi, che si sia detto fin troppo su questa vicenda e che alla fine i due protagonisti l’abbiano gestita anche bene perché hanno risolto tutto con una bella cena”.

Perché, secondo lei, la società ha fatto uscire la notizia?

“Forse perché ha anticipato il problema perché magari si sarebbe venuto a sapere dopo. Io, però, credo che l’abbia fatto per dare un forte segnale di solidità all’esterno, come a dire:  “Attenzione perché le bischerate si pagano”.

Il suo futuro?

“Si sta muovendo qualcosa ma ancora non posso dire niente”

 

A cura di Noemi Pierini

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