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REPUBBLICA.IT Luis Enrique cerca serenità. A Novara la chiave è Pjanic

Luis Enrique

Il Novara, poi la sosta: il tempo degli errori è finito.Anche per questo, dopo due giorni in cui la tensione a Trigoria non è mancata, la Roma prova a recuperare serenità.Allenamenti al mattino, come preferiscono i giocatori, ma nessuna retromarcia del tecnico: erano stati convocati tutti per degli esami del sangue, inutile rimandare la seduta al pomeriggio. Un’occasione per sperimentare situazioni nuove in vista del match di domenica, ma anche per rivedere calciare Totti.

RITROVARE SERENITA’ – La Roma è reduce da una serie di confronti individuali tra Baldini e un gruppo ristretto di senatori della squadra per ribadire l’inviolabilità di Luis Enrique anche a chi forse iniziava a manifestare qualche perplessità. Incontri individuali volti soprattutto a ritrovare una serenità che da sabato, giorno del kappaò con il Milan, è mancata ogni giorno di più, tra uscite a mezzo stampa poco gradite e malumori sussurrati dentro e fuori Trigoria. Serenità che in parte potrebbe essere restituita anche dall’allenamento occasionalmente tornato alla mattina: soltanto due giorni fa, nel confronto con la squadra, Luis Enrique aveva imposto allenamenti pomeridiani, scontentando anche qualcuno che avrebbe preferito evitare di “spezzare” la giornata. Ma lo spostamento alla mattina della seduta di oggi, non nasce da una retromarcia del tecnico: con la squadra convocata nelle prime ore della giornata al centro sportivo per effettuare dei prelievi previsti già da qualche tempo – non antidoping, però – il gruppo aveva chiesto e ottenuto di poter anticipare la sessione tecnica per evitare di muoversi avanti e indietro. Neanche oggi, invece, la squadra è scesa in campo sul nuovo campo in sintetico costituito a Trigoria: il tecnico, consigliato dal proprio preparatore Cabanellas, teme che il sovraccarico su un fondo differente al solito possa causare problemi tendinei. E, a questo punto dell’anno, evitare guai fisici è una priorità.

DODICESIMA FORMAZIONE, SI RIPARTE DA PJANIC – Appuntamento a Novara, dove Luis Enrique – causa assenze – non potrà fare a meno di schierare la dodicesima formazione diversa su dodici incontri. Anche per questo, le scelte dell’allenatore asturiano sembrano obbligate o quasi. Soprattutto perché se la difesa, causa le assenze di Juan e Kjaer, è praticamente fatta, con il ritorno di Rosi a destra, la conferma di Burdisso e José Angel e il ritorno di Heinze dal primo minuto, a centrocampo l’unico dubbio riguarda la posizione di Pjanic: oggi Luis ha provato De Rossi con Gago e Greco. In questo caso, il bosniaco agirebbe sulla trequarti, con Lamela a giocarsi una maglia con Bojan accanto al centravanti, uno tra Osvaldo e Borriello. Se invece Lamela dovesse partire sulla trequarti, sarebbe proprio Pjanic a completare la linea mediana accanto all’ex regista del Real e Daniele. A proposito del quale, Baldini aspetta solo un segnale dall’agente Berti per chiudere il rinnovo, dopo l’intesa di massima raggiunta la scorsa settimana (e annunciata anche ieri da Sabatini). Un tassello in più da cui ripartire. Non l’unico.

TOTTI CALCIA IL PALLONE – Già, perché a breve Luis Enrique ritroverà anche Francesco Totti. Il capitano è tornato in campo oggi per alcuni controlli di palla, a cui non ha fatto mancare anche le prime conclusioni dopo l’infortunio di un mese fa (quasi esatto). Un guaio che ha colpito il flessore destro nella parte muscolo tendinea, vicino all’osso, allungando per questo i tempi di recupero tra le 4 settimane già trascorse e le 6. A cui si arriverà inevitabilmente anche a causa dell’infiammazione al nervo sciatico che inizialmente lo ha tradito nella prima fase di recupero.Oggi, intanto, il primo passo per riaverlo in campo. Il rientro dopo la sosta, domenica 20 novembre contro il Lecce all’Olimpico, appare a questo punto scontato.

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