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GAZZETTA DELLA SERA. Totti corre verso Firenze. Unicredit insiste sulla pista asiatica. Osvaldo porta tutti a cena

Coreografia Lazio-Roma 3-3
“29-11-98 CARICA RAGAZZI”. Precisamente 13 anni fa, Lazio e Roma si sfidavano in uno dei derby capitolini storici. In quanto oltre a grandi emozioni fu grande ed unica la rimonta nel secondo tempo con due reti e sfiorando la vittoria, con un gol regolare nel finale annullato a Delvecchio.

 

 

 

 

 

Totti in sallenamento

Oggi. Martedì 29 novembre, ore 14, inizia l’allenamento giallorosso al Centro sportito Bernardini di Trigoria. Domenica, la sfida con la Fiorentina, questo è l’obbiettivo della preparazione, ma ancora più forte è il sentimento di dimostrare il vero valore dei calciatori che fatica ad esprimersi in campo. Probabili assenti al Franchi Osvaldo e Lamela, i protagonisti della lite avvenuta negli spogliatoi giallorossi ad Udine. E se loro l’assenza dalla partita se la sono cercata, Enrique dovrà verificare la situazione di  Burdisso e Kjaer, Rosi, Borriello, Pizarro e Borini. Entrano, invece, in scena invece come possibili difensori  Heinze-Juan, con in avanti il tridente Lamela-Bojan-Totti. A centrocampo confermati infine, De Rossi, Gago e Pjanic.

 

Fiorentino

Intanto da Unicredit arriva la notizia riguardante Fiorentino e le trattative per lanciare il 20%  della holding di controllo della squadra in Asia. La situazione non è facile, gli investimenti italiani non sono promettenti, ma Unicredit sembra determinata verso il suo obbiettivo.

 

 

 

 

Osvaldo e Lamela

Ma torniamo al caso Osvaldo. Sono state rilasciate dichiarazioni sulla scintilla che avrebbe fatto scoppiare la rissa tra Daniel e Lamela. Quest’ultimo avrebbe infatti asserito contro l’attaccante: “Chiudi la bocca, tu non sei Maradona”. Sicuramente non mancano inoltre i commenti che si sono proposti sull’accaduto. Oggi Tempestilli che ha partecipato alla presentazione del libro “Unico Grande Amore” dice: “Il caso Osvaldo? Che sia d’esempio!”. Si pronuncia anche Filippo Fusco, agente Fifa che quest’estate ha curato il trasferimento alla Roma di Osvaldo. “Daniel è addolorato per l’accaduto, ma ha compreso e rispetta la scelta di società e tecnico. Conosco Daniel Osvaldo dai tempi di Lecce, e lo stimo come giocatore e come uomo. Siamo diventati amici e credo sia un ragazzo per bene e fortemente sensibile. Osvaldo sa benissimo di aver fatto un errore,  che però va riportato ad una giusta dimensione, ha chiesto scusa a tutti, Lamela compreso”. Infine arriva in tarda serata l’appello dell’Airc affinchè la multa al giovane valga solo in senso oneroso e non manchi “il miglior marcatore” alle future partite, visto anche i vari sfortunati-infortunati che saranno assenti per cause di forza maggiore.

 

Quindi c’è molto da pensare in vista di importanti sostituzioni. Ed avvicinandosi il mercato di gennaio, ecco alcuni tra i prescelti per la squadra giallorossa. In entrata: cominciamo da Corluka che pare si stia avvicinando all’Italia conteso tra Juve e Roma.

Passiamo poi per Pozzo, patron dell’Udinese, che invece nega qualsiasi rapporto tra i suoi “gioielli” e l’amministrazione romanista: “Prego i media locali e nazionali – afferma sul sito del club l’azionista di riferimento – di smetterla di parlare di mercato, perche’ noi non abbiamo assolutamente ne’ il bisogno ne’ la volonta’ di vendere”.

Uno sguardo poi al capitolo centrali con il belga Jan Vertonghen e l’uruguayano Diego Godin, calciatore di 25 anni, attualmente in forza all’Atletico Madrid che si trovano in lista per l’ambito posto dell’infortunato Nicolas Burdisso.

In uscita:

Borriello conteso tra Psg e Zenit. La sua cessione è quasi scontata, ma i giallorossi difficilmente realizzeranno una minusvalenza: pertanto, dovrebbero chiedere per lui non meno di 10 milioni di euro.

Fresche fresche dall’Inghilterra arrivano alcune dichiarazioni di Fabio Capello presente al Wy Scout Forum: “Nel mio percorso italiano sono stato a Roma. E li ho avuto a che fare con un mondo diverso. Era importante tenere presenti diversi aspetti. Dai media locali al rapporto con la tifoseria. Dovevamo organizzare una società abituata a non lavorare con una mentalità vincente. Avevo giocatori di talento ma non avevano una mentalità vincente e organizzativa”.

De Sisti

In esclusiva Gazzetta Giallorossa ha contattato Giancarlo “Picchio” De Sisti ex di Roma e Fiorentina. Ecco alcune domande che gli sono state poste soprattutto riguardo il match di domenica.

Roma e Firenze sono stati due punti importanti della tua carriera. I tuoi ricordi?

“Sono ricordi straordinari. Andai via da Roma con molta amarezza e dispiacere, sopratutto perché non ero stato avvertito di questa cessione, anche se era già sui giornali. Non sapevo che a Firenze avrei trovato il mio habitat naturale, anche se devo dire che è stato difficile allontanarsi dagli affetti. La Fiorentina puntava su un giovane regista, che ha trovato nella mia persona”.

Un pronostico?

“Visto il momento di forma delle due squadre, è un match aperto a tutto. La Roma, può godere di un tasso tecnico più elevato rispetto alla Fiorentina. Visto l’andamento alterno delle due squadre sarà una partita aperta a qualsiasi risultato”.

Rientra Jovetic, rientra Totti. Chi può spostare gli equilibri del match?

“Tanti anni fa pensavamo a queste cose, poi fu Cafu a segnare due gol a Firenze. I due, rientrano da lunghe degenze. Avranno voglia di rientrare al meglio, poi non è detto che siano loro a decidere le sorti del match”.

Caso Osvaldo. Ai tuoi tempi succedevano cose simili? Qualche esempio?

“Sinceramente, non so se sono successe, ma anche se fossero successe, non sono mai venute fuori. Io personalmente non ho mai assistito a reazioni di questo genere. Bisogna capire la reazione e la provocazione, anche se reazioni così sono sempre spropositate e sbagliate. Una cosa successa negli spogliatoi era meglio tenerla dentro quelle quattro mura per poi risolvere ogni cosa a Trigoria. Si è fatta una scelta diversa, che darà sicuramente una botta alla Roma. Osvaldo ha 26 anni, Lamela è molto giovane. Diamo il tempo alla società di educarli. La Roma ha fatto bene ad intervenire”.

Giancarlo Antognoni

Anche Antognoni è stato contattato dalla nostra redazione per alcune domande. Ecco le sue risposte, in vista della sfida al Franchi, sul caso Osvaldo e riguardo alcune considerazioni sul progetto di Mister Enrique:

Come vede la gara di domenica?
“Credo che si affrontino due squadre ancora alla ricerca della propria identità. La Roma è una squadra giovane, ha cambiato tantissimo rispetto allo scorso anno, penso sia comprensibile un periodo di apprendistato anche con difficoltà importanti. Dall’altro lato vedo una Fiorentina in difficoltà, che ancora stenta ad avere una propria fisionomia e che si trova con una classifica sicuramente difficile da giustificare, specie per i tifosi”.
Da un toscano all’altro, che rapporto ha con Franco Baldini?
“Franco Baldini lo conosco da quando faceva il procuratore. E’ diventato un grande dirigente e non sono certo io a scoprirlo. Il suo ritorno in Italia è un fatto molto positivo per la Roma e non solo. E’ un personagio positivo quindi credo che farà bene, ci vuole sollo pazienza”.

E sul gioco dei giallorossi?

“Il possesso di palla è sicuramente interessante come modo di giocare, ma se viene eseguito in modo sterile come spesso accade alla Roma, allora diventa completamente inutile. L’approccio spagnolo è molto interessante, ma in Italia si privilegiano i risultati e forse un pizzico di concretezza in più non guasterebbe. Credo sia possibile abbinare questa idea al nostro calcio, ma le difficoltà da affrontare non sono poche e la pazienza non può essere infinita”.

A cura di Barbara Vadrucci

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