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(R.Maida) Sorpresa:Simone Perrotta resta alla Roma fino al 2013. Il contratto in scadenza sarà prolungato automaticamente…tra qualche minuto. Minuto di gioco, si intende. Perché nell’accordo rinnovato il 22 marzo, l’ultimo della vecchia gestione insieme a quello di Cassetti, era previsto che Perrotta avrebbe avuto diritto a un ulteriore anno di Roma«al verificarsi di alcune condizioni». Le condizioni sono, appunto, un certo numero di minuti giocati, che stanno per essere raggiunti. Perrotta, al momento della firma, aveva rinunciato a 500.000 euro di stipendio in cambio di questa clausola. Molto presto raccoglierà i frutti della sua scelta, conservando lo stesso trattamento economico fino ai 36 anni di età: 1,3 milioni netti più bonus e premi. Nel 2013 avrà raggiunto il nono anno a Trigoria. L’aveva comprato Franco Baldini dal Chievo nell’estate della tribolata cessione di Emerson alla Juventus.
ZERO EURO – Sono invece molto diverse le situazioni degli altri giocatori in scadenza di contratto, oltre a De Rossi che ormai è vicinissimo al rinnovo fino al 2016. Cassetti non dovrebbe essere confermato e sta pensando a un’avventura esotica, nei paesi arabi. Cicinho è in cerca di una squadra che possa assumerlo a gennaio, visto che la Roma non lo vuole più e Luis Enrique lo vede poco. Non sarà facile trovare un presidente pronto a pagargli 4 milioni lordi di ingaggio. Heinze invece deve aspettare: il nuovo contratto “scatta” alla presenza numero 25.,
IL ROMANO -Chi ha buone possibilità di rinnovare è Leandro Greco, come Perrotta assistito dall’avvocato Bozzo. Anche per lui è pronto un contratto fino al 2016. Greco vuole continuare a giocarsi un posto nella Roma, soprattutto adesso che ha capito di piacere al suo allenatore, ma chiede uno stipendio che si avvicini a quello dei compagni di fascia media: intorno ai 600.000 euro netti più i premi. In questo momento, Greco guadagna 175.000 euro. E non è più giovanissimo, visto che ha 25 anni. Si tratta. Sabatini gli ha fatto un’offerta più bassa, che è stata rigettata. Nelle prossime settimane ci sarà un nuovo incontro.
MISTERO – Tutta da decifrare infine la situazione di Stefano Okaka, che in pochi mesi è passato dai sogni di Bratislava all’indifferenza di Luis Enrique. Nella prima partita stagionale era stato scelto come titolare – mandando in panca Totti e Borriello – ma in campionato non è mai stato convocato. Nemmeno dopo l’infortunio di Borini, un attaccante che ha due anni in meno di lui. La Roma venti giorni fa gli ha proposto di rinnovare, per poi probabilmente girarlo in prestito o in comproprietà a un’altra società, ma Okaka non ha nemmeno voluto parlare di cifre. A 22 anni gradirebbe di essere coinvolto in un progetto tecnico. Altrimenti chiederà di andare via già a gennaio, scegliendo da solo una squadra che gli garantisca spazio. La sensazione è che lo stallo andrà avanti. Perché la Roma di oggi non può promettere nulla, nonostante il rischio imprenditoriale di perdere un attaccante del 1989 a parametro zero
