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CORRIERE DELLO SPORT. Osvaldo si prende l’Italia

Osvaldo

(A.Santoni) E’ rimasto a sedere, in panchina a Wrocalw, nel freddo polacco che non risparmiava nessuno, a dispetto del bellissimo “municipale”, impianto costruito per il prossimo Europeo. Ma quella panchina per Pablo Daniel Osvaldo aveva solo un significato: a lui toccherà il big match di martedì, nel suo Olimpico, contro l’Uruguay. Che Prandelli scelga lo schema fin qui proposto con Cassano-Rossi (centrocampo di qualità a rombo) o che si prepari a cambiare qualcosa, con l’inserimento di Pepe in vece di Montolivo, nel 4-3-3 che in Polonia, nel secondo tempo, gli è piaciuto molto (e che potrebbe essere subito riproposto contro i sudamericani), il bomber giallorosso sarà al centro dell’attacco azzurro. Con lui in avanti Mario Balotelli, almeno in partenza.

MIX PERFETTO – Prandelli in questi giorni (lo ha fatto anche ieri) ha continuato a ripetere che i quattro attaccanti che ha a disposizione per le due partite di fine 2011 (Balotelli, Osvaldo, Pazzini e Matri) in fondo gli permettono di combinare più coppie, senza obblighi e più o meno con lo stesso rendimento presumibile. «Altra cosa sarebbe stata se con noi fosse rimasto Giovinco: lui e Mario potevano rappresenatare un mix particolare» ha chiosato il ct. A Wroclaw lui è partito invece con Balotelli-Pazzini e ha concluso con Balotelli-Matri, più Pepe a destra, con licenza di tagliare al centro dietro le due punte. Detto questo il ct pensa in realtà che, per caratteristiche tecnico-tattiche individuali forse il tandem più complementare è appunto quello che ancora non ha visto all’opera: Balotelli-Osvaldo. L’Uruguay di Washington Tabarez arriva nel momento giusto per testare la bontà dell’ipotesi.
VAI OSVALDO – Il romanista in azzurro fin qui ha alle spalle poco meno di un tempo, il secondo di Italia-Irlanda del Nord, di un mese fa a Pescara, ultimo atto trionfale delle qualificazioni a Euro 2012 della banda Prandelli. In quella occasione il suo debutto in Nazionale coincise con l’ultima apparizione di Cassano, da lui sostituito dopo la doppietta del milanista. Chiaro che Osvaldo sogni il primo gol proprio davanti alla gente di Roma, il modo migliore per accreditarsi come spalla ideale per SuperMario. Del resto Prandelli ne ha anticipato l’ingresso nella sua Nazionale, proprio in concomitanza con gli infortuni di Balotelli e Pazzini dello scorso ottobre. Prandelli che lo aveva avuto anche a Firenze, senza che scoccasse la scintilla giusta: «Era troppo giovane, ora è maturato, è diventato un attaccante moderno» ha spiegato nel recente passato il ct. L’italoargentino, ex Espanyol, alla sua prima stagione italiana, ha già segnato 5 gol in 10 partite, l’ultimo a Novara, il 5 novembre scorso, prima della sosta.
DE ROSSI OK – Ieri Prandelli ha fatto un accenno anche a De Rossi. Il romanista a Wroclaw ha giocato una partita senza acuti ma il ct lo ha apprezzato ugualmente e ieri ha anche sgombrato il tavolo da alcune questioni: «Per me Daniele sta rispondendo bene a quello che gli chiedo. Il suo ruolo di inizio stagione, era quello di centromediano, ora gioca interno. Con Pirlo, in Nazionale, deve lavorare da interno. Nervoso per ragioni personali, legate al contratto? A me sembra sereno, non mi pare proprio che porti eventuali problemi suoi in azzurro»

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