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IL MESSAGGERO. Totti contro il tempo


Francesco Totti

(M. Ferretti) La corsa contro il tempo è cominciata ieri intorno alle ore 9. Dopo aver sbrigato come ogni mattina i doveri di papà, accompagnando Cristian e Chanel a scuola, Francesco Totti ha cominciato a lavorare per non saltare l’appuntamento con la Lazio, domenica 16.

Si è messo per un paio di ore nelle mani esperte di Silio Musa, il suo fisioterapista di fiducia, per tentare di smaltire l’infortunio muscolare patito sabato scorso all’Olimpico contro l’Atalanta e che mette in (forte) dubbio la sua presenza nel derby.
Due ore di cure al mattino e altrettante nel pomeriggio con tutti i macchinari e tutte le tecniche possibili e immaginabili per sconfiggere lo stiramento alla coscia destra, figlio di un lancione di esterno. Totti si è messo in testa di farcela: il suo programma di recupero, complicato ma non impossibile, continuerà oggi e domani con lo stesso programma di ieri, cioè due ore di fisoterapia prima di pranzo e altrettante prima di cena. Solo cure per altri due giorni, insomma, poi giovedì verrà fatto un primo punto della situazione. E se le sue condizioni glielo permetteranno, Totti potrebbe anche scendere dal lettino del fisioterapista e affacciarsi in palestra. Molto dipenderà da come Francesco sentirà il muscolo, se avvertirà o no dolore: sotto quest’ultimo aspetto, ieri la situazione era migliorata rispetto a domenica e Totti aveva recuperato un po’ di sorriso. L’esito della risonanza magnetica a Villa Stuart, domenica mattina, lo aveva tramortito: non se l’aspettava minimamente di ritrovarsi con uno stiramento e la diagnosi lo aveva amaramente sorpreso. Ieri, però, il capitano era già un altro: determinato, smanioso di non dover alzare bandiera bianca (lunedì altra risonanza).
Francesco non vuole assolutamente saltare il derby. Nella passata stagione, durante la quale Roma e Lazio si sono affrontare tra campionato e coppa Italia tre volte (e sono state tre vittorie – e cinque consecutive – della Roma) il capitano è stato in campo soltanto nella partita di ritorno di campionato, lo scorso 13 marzo. Un derby sotto il segno di Totti, perchè Francesco fu l’autore di entrambe le reti (una su calcio di punizione e una su rigore) giallorosse, con una prestazione di altissimo spessore. The king of Rome is not dead, ricordate? E pensare che Totti, per problemi fisici, era stato sul punto di saltare anche quel derby per una «elongazione della porzione esterna del gemello della gamba sinistra», rimediata durante il riscaldamebnto della partita di Champions in casa dello Shakthar Donetsk, l’8 marzo. Alla fine, però, il capitano riuscì a superare il malanno e pure a convincere Vincenzo Montella, l’allenatore della Roma, a schierarlo: doppietta (Totti non segnava alla Lazio dal 23 ottobre del 2005), con dedica alla moglie Ilary con tanto di maglietta “6 sempre unica” e vittoria della Roma. È chiaro che parlando della presenza o meno di Totti nel prossimo derby non si può dimenticare che un conto è essere guariti e un altro essere pronti per giocare. Questo per dire che, dando per scontato il suo recupero, occorrerà verificare se Totti riuscirà ad allenarsi bene per convincere Luis Enrique a mandarlo in campo. Conoscendo un po’ il tecnico asturiano, è facile ipotizzare che il capitano dovrà mettersi a disposizione di Luis almeno da lunedì prossimo per puntare ad una maglia per domenica 16: difficilmente l’asturiano verrà meno ai suoi principi, anche se Totti – e lo sa bene Luis – non è un giocatore come tutti gli altri, specie in un derby. Se riuscisse a giocarlo, per Totti sarebbe il derby numero 34 in carriera: finora ne ha vinti 12 e altrettanti ne ha persi, con 8 gol complessivi. Solo in campionato, 29 sfide alla Lazio (10 vittorie e 10 pareggi).

In attesa di capire se Totti ce la farà o meno a giocare domenica 16, in città si comincia a pensare a chi potrebbe sostituire il capitano e tutte le indiscrezioni portano (per ora) al bosniaco Pjanic, come accaduto nella parte finale della partita contro l’Atalanta. Solo che l’ex Lione, prima del derby, dovrà giocare due partite con la sua Nazionale (venerdì contro il Lussemburgo e martedì 11 contro la Francia) e quindi non è il caso di anticipare alcuna conclusione.

 

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