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IL MESSAGGERO, “E’ una delle pretendenti al titolo”

Luis Enrique

(Il Messaggero) Nella stagione scorsa, dopo le prime nove gare di campionato, la Roma di Ranieri aveva un punto in più, nonostante la falsa partenza. Tre anni fa, con Spalletti in panchina, quattro in meno, con un inizio da brividi: solo due successi e un pari, ben sei sconfitte, addirittura quattro di fila. Luis Enrique conta fino a quattro e due consecutive (le ultime): raccolto, comunque, misero e classifica che fa bene, come dice, a non guardare. Eppure, soprattutto tra i suoi colleghi, lo spagnolo raccoglie consensi. Per primi i quattro che sono riusciti a batterlo in questa prima fase del campionato. Non sembrano complimenti di facciata. Credono nei suoi metodi, forse anche più di alcuni giocatori giallorossi.

«Luis Enrique è umile, serio e preparato. Basta non mettergli fretta e dargli modo di capire il calcio italiano e di adattarsi alle varie situazioni di gara. In caso contrario, si fa un doppio errore, con il futuro della Roma e con quello del tecnico» ha avvertito Massimo Ficcadenti, allenatore del Cagliari che per primo è riuscito a passare all’Olimpico l’11 settembre. «L’anno scorso verticalizzavano, avevano Vucinic e Menez avanti, Totti era sempre un manovratore centrale. Adesso, cercano il possesso e il fraseggio corto, hanno un giro palla intenso e i terzini alti. Una Roma diversa, difficile da valutare e da interpretare. Ma Luis Enrique merita pazienza. Si nota un progetto nuovo e interessante. Ma le innovazioni richiedono tempo. Noi non abbiamo rubato nulla, siamo stati compatti e abbiamo sfruttato le occasioni. Loro ne hanno avuto diverse e hanno fatto la partita. Totti è stato smagliante e questo significa che segue l’allenatore e trova in lui stimoli importanti».
«Gli ho fatto i complimenti e gli ho detto di andare avanti con le proprie idee e di non mollare» ha raccontato Edy Reja il giorno dopo aver superato, per la prima volta in carriera, la Roma.

«Diventerà una squadra fortissima». E’ sicuro Alberto Malesani che, mercoledì scorso con il suo Genoa, per avere la meglio sulla Roma ha deciso di difendersi ad oltranza. «E’ stata una scelta, contro i giallorossi potevamo vincere solo così». Rispetto in campo e anche a parole: «Credo che debba solo essere più brava a sfruttare il tipo di gioco che fa. Se avranno la pazienza di aspettare, sarà formazione molto competitiva».

«È una bella vittoria, contro una squadra che farà benissimo in campionato, è una delle pretendenti al titolo, insieme ad altre sei». Massimiliano Allegri, sabato pomeriggio all’Olimpico, si è preso con il Milan i tre punti, ma ha lasciato la Roma in lotta per lo scudetto. «Abbiamo vinto il primo scontro diretto della stagione, visto che ne avevamo persi due, è una bella iniezione di autostima». Luis Enrique lo ringrazia. Per la fiducia

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