(A.Pugliese) – Doveva esordire nel derby, giocando gli ultimi 20-25 minuti della sfida con la Lazio. Poi l’espulsione di Kjaer e l’inferiorità numerica hanno cambiato in corsa i piani di Luis Enrique, costringendolo a rinviare il suo debutto di una settimana.
Da quella partita, Erik Lamela ci ha messo dentro ancora più voglia, aspettando l’atteso debutto. Che, a meno di colpi di scena, avverrà domenica, contro il Palermo di Mangia.
Pronto I problemi alla caviglia sinistra, quella infortunata in nazionale ai Mondiali Under 20, sembrano solo un brutto ricordo. Erik oramai sono quasi tre settimane che si allena a pieno regime ed è pronto per sbarcare anche lui nel pianeta Roma. Accolto nella Capitale come la stella del futuro giallorosso, la gente è in trepidazione per vederlo finalmente in campo. Già, ma dove? «Posso giocare intermedio a sinistra, attaccante esterno sia a sinistra che a destra e vicino al regista, ma un po’ più avanzato — ha detto il giocatore qualche giorno fa in un’intervista al sito della sua ex squadra, il River Plate —. E anche come trequartista, è chiaro, come giocavo nel River, ma in quel ruolo a Roma c’è Totti ed è un po’ più difficile». Dopodomani, contro il Palermo, Totti non ci sarà, e la stessa cosa sarà anche in casa del Genoa, mercoledì prossimo. Per sostituirlo, Luis Enrique ha un solo dubbio: confermare Pjanic trequartista come nel derby o lanciare Lamela, riportando il bosniaco nella linea di centrocampo?
Soluzioni Per aumentare la qualità generale della squadra, il livello del palleggio e lo spessore della manovra, l’accoppiata Pjanic-Lamela in campo sembra la migliore. Erik da trequartista è la soluzione più calda, con l’argentino che si andrebbe a collocare appena alle spalle delle due punte (Osvaldo e Bojan), potendo così sfruttare quella facilità di corsa che ha in dote palla al piede e potendo inventare per i compagni. Stesso discorso vale nel caso in cui venga utilizzato da intermedio di centrocampo (era il sogno iniziale di Sabatini, Luis Enrique ci sta lavorando meno): con ancora più campo a disposizione davanti a sé, la sua progressione potrebbe rivelarsi anche devastante. L’ultima soluzione (che in realtà è l’alternativa più valida a quella da trequartista) è vedere Lamela schierato come attaccante esterno, a sinistra, con l’inserimento magari al centro dell’attacco di una punta forte (Borriello più che Bojan) capace di sfruttare al meglio le sue qualità nell’uno contro uno e, quindi, nella sua capacità di creare superiorità numerica. La testa di Luis Enrique ci ha sempre riservato a grandi sorprese, ma l’unica cosa certa è che per Lamela il debutto si avvicina. Ed è oramai lì, ad un passo.