( G.Piacentini) – «Una squadra eccitante con giocatori giovani ma già esperti e con la speranza di stabilirci in Champions League. Dal punto di vista economico puntiamo ad uno sviluppo di partnership soprattutto con gli Stati Uniti».
La immagina così, la Roma del futuro, Thomas DiBenedetto. Una squadra in grado di competere alla pari con società come Chelsea e Manchester City. Il presidente giallorosso ieri è intervenuto – unico rappresentante italiano – al meeting annuale «Leaders in Football», organizzato proprio dalla società di Stamford Bridge. «Tutti conoscono Roma e in molti nel mondo ne hanno studiato la storia. È una delle città più visitate al mondo e questo per noi è un vantaggio. Negli Stati Uniti, attraverso i videogame, i ragazzini conoscono già i giocatori, Fox o Espn trasmettono campionati europei di continuo. Abbiamo ultimato una partnership in cinquestati: il prossimo anno circa otto mila giovani giocheranno con la maglia della Roma in diverse scuole calcio e questo è solo l’inizio. Ovviamente tutto poi è legato alle prestazioni sportive. Quindi abbiamo cercato manager che avessero un profilo di un certo livello, come Franco Baldini e Walter Sabatini»
. E un tecnico come Luis Enrique, una scelta rischiosa. «Sono sempre stato convinto di Luis Enrique. Credo che sia molto competitivo, estremamente intelligente e gran lavoratore. Lui dà tanto e chiede altrettanto ai giocatori. Noi riteniamo che con uno stile di gioco adeguato e vincente si riuscirà anche col tempo a fidelizzare sempre di più il pubblico». Roma e Lazio il 16 ottobre si affronteranno nel derby («Me lo immagino come una battaglia») all’Olimpico, ma il chiodo fisso dell’imprenditore americano è quello di costruire «uno stadio per il calcio, che abbia i tifosi vicini al campo, dove possano trasferire la propria energia ai giocatori. Ci siamo dati dai tre ai cinque anni per realizzarlo». Nel frattempo si cercherà di sfruttare al meglio l’Olimpico, seppure in coabitazione con la Lazio: «Non voglio dire che non sia possibile coabitare, nel baseball statunitense Giants e Jets dividono lo stadio di New York, ma problematiche nel condividere un impianto ci sono sempre. Ora vogliamo attuare è una cooperazione con il Coni per aumentare gli introiti».
Dal campo arrivano buone notizie per Francesco Totti («È un modello e un esempio per i giovani, lo ammiro molto», il pensiero di DiBenedetto) che però resta in forte dubbio per il derby. Ieri mattina il capitano si è sottoposto a Villa Stuart ad una ecografia e una risonanza magnetica che hanno evidenziato la riduzione di circa il cinquanta per cento della lesione alla coscia destra. Fino a martedì continuerà con la fisioterapia e poi si sottoporrà a nuovi esami ma difficilmente saranno corsi rischi inutili, seppure per una partita importante come il derby. Ieri, infine, la Consob ha dato il via libera all’Opa sulle azioni della Roma. Il periodo di adesione all’offerta avrà inizio il 13 ottobre e terminerà il 3 novembre e il prezzo di ogni azione sarà di 0,6781 euro.