(R. Maida) - Il primo maggio veronese riassume perfettamente la stagione della Roma: grigia e tempestosa, sempre sospesa tra i buoni e i cattivi, senza slanci o spirito di iniziativa. Certo, sotto una pioggia infinita era impossibile mettere in pratica il calcio rasoterra che piace a Luis Enrique (non a caso molto critico