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CORRIERE DELLO SPORT Burdisso è pronto Juan aspetta Zeman

Nicholas Burdisso

(S.Di Segni) – La combriccola lo scorso anno ha portato a casa cinquantanove gol subiti, coppe incluse. E d’accordo che il repertorio dell’ovvio vuole che le responsabilità vadano spartite tra tutti i reparti (allenatore incluso), ma l’ultima stagione non può certo dirsi fortunata per i difensori giallorossi. Li hanno presi in tutti i modi, da destra a sinistra, di testa e su calcio piazzato, da fuori area e attraverso le praterie. Gli infortuni e le squalifiche completano (e aiutano a spiegare) il quadro: acqua passata, sperano a Trigoria. La Roma è convinta di avere una base da cui ripartire e su cui lavorare, lì dietro: Burdisso incarna il concetto, il Bandito è pronto. Dal crack al ginocchio (novembre 2011) ne ha fatta di strada: prima di ripartire per l’Argentina ha disputato due amichevoli con la Primavera, ora si trova in patria, affidato alle cure del medico della sua nazionale. Con la staff sanitario della Roma i contatti sono quotidiani: c’è la convinzione che il centrale sarà a completa disposizione per il ritiro di Riscone, salvo valutare se riservargli qualche attenzione a seconda dei carichi di lavoro che sosterrà il gruppo.(…)

ASPETTANDO IL BOEMO – Il destino della comitiva resta custodito nei pensieri di Zeman, sono in tanti ad aspettare di incrociare lo sguardo con il boemo per conoscere cosa li aspetta: daBurdisso a Juan, da Rosi a J. Angel, passando per i giovani Crescenzi e Antei. Poi ci sono Heinze e Kjaer: il primo è in bilico, il secondo va considerato un ex con poche chance di rivedere i compagni in ritiro. L’argentino l’estate scorsa aveva firmato un contratto con scadenza 30 giugno 2012 da 1,2 milioni di euro più premi, rinnovabile a fronte di 25 presenze in gare ufficiali: l’obiettivo è stato raggiunto (30 gettoni in campionato, più 2 in Coppa Italia), ma Heinze sta ancora meditando se andare avanti con la Roma. Vuole conoscere i programmi dell’allenatore, prima di decidere se dare seguito all’idea di chiudere la propria carriera nel proprio Paese: negli ultimi mesi è stato accostato a Boca, River, Lanus e Newell’s Old Boys. Quanto a Kjaer, il Wolfsburg per il momento non vuole piegarsi, mentre i giallorossi non intendono pagare i 7 milioni di euro concordati un anno fa per l’eventuale riscatto: in Spagna raccontano che sulle sue tracce si sia mosso anche il Malaga, l’unica certezza è che il danese vive come una specie di incubo l’ipotesi di tornare in Germania (o meglio, dal tecnico Felix Magath).

VECCHIA GUARDIA – L’incontro con Zeman è atteso anche da Juan: il brasiliano ha faticato ad inserirsi nei meccanismi della difesa di Luis Enrique, l’ultimo infortunio al collaterale del ginocchio destro ha fatto il resto. Ovvero la fine della stagione. Il centrale ha lavorato sodo per evitare l’intervento chirurgico ed è già rientrato in campo (senza accusare fastidi) in occasione delle esibizioni di Cancun e Miami organizzate da Messi. Adesso sarà interessante capire se il tecnico di Praga vorrà cucirgli addosso il ruolo che fu di Aldair, quindici anni fa. Intanto su di lui c’è un mercato verde-oro da sempre in movimento: Juan è un chiodo fisso del Flamengo (il cui status economico non è propriamente florido…) e anche il Corinthians ha sondato (invano) il terreno. Per ora non ci sono le condizioni per un ritorno in Brasile. (…)

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