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Il Messaggero L’alleanza con la Juve non è più Inter-detta

Zaniolo

(A. Angeloni) – Il periodo della guerra fredda, retaggio degli anni 80, quelli di Dino Viola, e anche prima, quando il bianconero non si sposava mai con il giallorosso. Sensi si vide scippare dall’impiegato, che lavorava per lui, Paulo Sousa e Ferrara, che portò con sé alla Juventus. Poi, si vide sottrarre Emerson, affrontò il no per Davids.

DAI DISPETTI IN POI – Ogni trattativa era sudata, mai dal finale scontato. Oggi la Juve necessariamente è un modello, per i risultati e per la gestione aziendale. Un modello da rincorrere, con le dovute differenze di anima: il romanista non sarà mai amico della Juventus, per storia, per indole, per tanto. Ed è chiaro che se la Juve di Conte entra a Trigoria per fare un ritiro pre-Coppa, il tifoso si arrabbia. E gliene frega il giusto se Vucinic passa dalla Roma alla Juve, se Pjanic fa lo stesso, così come Luca Pellegrini. Szczesny ci è finito dall’Arsenal, ma non ha avuto certo una crisi di coscienza per essere finito dal nemico, che gli importa, a Roma ha giocato due anni ed è pure polacco. Come Boniek, che ha fatto il percorso inverso e per tanti anni è stato un odiatore della Juve di Moggi. Che dire poi di Spinazzola, che dal bianconero vestirà il giallo e rosso? Il feeling di mercato con i bianconeri va a scapito della vecchia alleanza con l’Inter, con cui anche nell’ultimi anni – e succedeva pure molto tempo fa – si erano scambiati affari comodi. Oggi con l’Inter ci si fa il dispettuccio: Dzeko, Barella, Florenzi. Da quando Conte ha parlato di «mancanza di condizioni» per allenare la Roma, la sensazione che qualcosa sia cambiato, peggiorato, c’è. Ed è forte. Le sponde con la Juve sono in piedi anche per i buoni rapporti tra Paratici, ds della Juventus, e Petrachi, ds della Roma.

QUALCOSA È CAMBIATO – In ballo ci sono Higuain in entrata, Zaniolo in uscita (oggi discueterà il rinnovo con la i giallorossi). E, appunto, quel Barella trattato dalla Roma, che pensa al suo bene ma pure a dare un dispiacere all’Inter di Conte (la Juve non si dispiacerà per questo, eventualmente, magari potrebbe rimandare Pellegrinini Sardegna). Barella oggi finisce con l’essere il pomo della discordia tra Roma e Inter. Togliere il calciatore ai nerazzurri non è impresa facile, ma rientra in questo meccanismo di giochi e alleanze. Che a Roma non sono mai andate di moda.

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