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GAZZETTA DELLO SPORT Totti si scalda per Frosinone. E la Roma può cambiare pelle

Totti e Garcia
Totti e Garcia

(A. Pugliese) – Chissà se Valentino Rossi si ingelosirà un po’, lui che nel cuore ha quell’Inter che spera di insidiare da vicino Juventus e Roma fino alla fine di questa stagione. Di certo, considerando i successi passati e attuali di «The Doctor», quel 46 lì potrebbe essere un nume­ro portafortuna anche per Francesco Totti. Già, perché se il capitano della Roma giocherà sabato pomeriggio, il Frosino­ne diventerà proprio la sua 46a avversaria in 24 anni di Serie A. Di queste, a 38 Totti ha già fatto gol e a 7 no. Ma questo, sarà so­lo un problema successivo, da affrontare nel caso in cui Rudi Garcia decida di puntare dav­vero sul capitano giallorosso per la prima volta in stagione.

UNA REGIA NUOVA – Ma l’esor­dio di Francesco Totti è real­mente dietro l’angolo o no? L’impressione è che tutti gli in­dizi portino proprio lì, alla pos­sibilità di schierarlo dal via nel­ la trasferta di sabato pomerig­gio. L’assenza di Miralem Pjanic infatti ha aumentato le possibi­lità, anche se ovviamente il bo­sniaco e Totti sono due giocato­ri diversi e la mancanza dalla scena del primo non è diretta­ mente collegata all’eventuale presenza del secondo. Ma sen­za Pjanic, è ovvio, diminuisco­no le soluzioni all’arco di Gar­cia a livello di inventiva e fanta­sia. Ecco perché il tecnico fran­cese potrebbe decidere di affidarsi ad un altro tipo di re­gia, proprio quella legata alle giocate di Totti. In una partita, tra l’altro, dove i ritmi non do­vrebbero essere travolgenti. Di più, comunque, se ne capirà og­gi, durante l’allenamento tatti­ co in cui Garcia prova la forma­ zione del weekend. Ma come potrebbe giocare Totti in questa Roma?

QUANTE SOLUZIONI – Le ipotesi attualmente sono tre: o andare avanti con il 4­3­3 e decidere di schierare Totti punta al posto di Dzeko; o spostare il mirino di poco e trasformare quel 4­3­3 in 4­3­1­2, piazzando Totti co­me trequartista alle spalle di due attaccanti, ma stavolta con Dzeko dentro e una seconda punta istintiva come Salah o una di raccordo come Iago Fal­que; o passare all’altro modulo storico del tecnico francese, il 4­2­3­1, con Dzeko come unico riferimento offensivo e Totti schierato ancora centralmente tra i tre trequartisti, con ai suoi lati due esterni capaci di fare anche la fase difensiva (ancora dietro le due punte o alle spalle di Dzeko, in caso scegliesse il 4-2-3-1 Iago e magari uno tra Florenzi o Iturbe). In mezzo al campo, in tal caso, i due mediani sarebbe­ro Nainggolan e De Rossi, a me­no che Daniele non venga schierato ancora come difenso­re, lasciando così posto a Vain­queur. Insomma, le idee non mancano e Garcia ci sta ragio­ nando su. Di certo, il borsino di Totti è in netta salita. E non cer­ to per esigenze di equilibri, di spogliatoio. Ma solo perché il capitano giallorosso può offrire un contributo a livello di fanta­ sia che altri non hanno.

LE ALTERNATIVE – Del resto, in una settimana la Roma si trove­rà ad affrontare tre gare molto importanti per il suo futuro prossimo: Frosinone e Sassuolo in campionato, il Barcellona in Champions, con la possibilità di poter accelerare in Italia e vive­re una passerella importante in Europa. Senza Pjanic, Garcia ha anche un’altra soluzione al suo arco, mandare dentro Salih Uçan, il turco che però non lo ha mai convinto fino in fondo. O lanciare un centrocampo mu­ scolare, magari con Nainggo­lan, De Rossi e uno tra Vain­queur e Keita tutti e tre insieme. In entrambi i casi, però, man­ cherebbe la miccia, la scintilla necessaria per accendere il gio­co. Ecco allora che il momento di Totti sembra davvero arriva­to. Magari tornando all’antico, a quando faceva il trequartista.

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