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REPUBBLICA.IT Destro-De Rossi, giallorossi in vetta

Destro
Destro

(J. Manfredi) ROMA – In un sol colpo la Roma spazza via le critiche e ritrova la vetta: sbriga la pratica Cesena con un gol per tempo e grazie al Genoa fa festa doppia. La serata interlocutoria, in vista delle delicate trasferte di Napoli e Monaco di Baviera, infiamma inaspettatamente i tifosi giallorossi che, subito dopo il fischio finale, ricevono da Marassi la notizia più bella, al di là dei gol di Destro e De Rossi, e si mettono alle spalle le delusioni per le prove con Bayern e Sampdoria.

ROMA, VITTORIA SENZA BRILLARE – La Roma doveva solo vincere contro il Cesena, come aveva comandato Garcia, lo ha fatto con il minimo sforzo. Anche eccessivamente minimo visto che, nella ripresa, la squadra ha rischiato di addormentarsi e di incassare da Hugo Almeida il pericolosissimo gol del pareggio. Alla fine tutto è bene quel che finisce bene anche se, di certo, non si può dire che la Roma abbia offerto, sotto il profilo del gioco, una prova brillante. E’ inevitabile che l’immediata rete di Destro abbia influito sulla prestazione, inducendo i giallorossi a tirare un po’ il freno a mano. Sabato al San Paolo, però, dovranno tornare a giocare su altri ritmi se vorranno impensierire il Napoli.

CESENA, UNA SCONFITTA DIGNITOSA – E il Cesena? Ha fatto quel che ha potuto. Preso il gol a freddo ha cercato di limitare i danni mantenendo una compatta organizzazione difensiva. Bisoli le ha davvero provate tutte per cercare di dare equilibrio e un pizzico di fiducia ai suoi nella ripresa cambiando uomini e posizioni. E per poco l’impresa di pareggiare non gli riusciva. Il problema è che, dopo aver sfiorato l’1-1 con Almeida, gettato con intuito nella mischia, la Roma si è risvegliata e per il Cesena è arrivata presto notte fonda.

GARCIA RILANCIA DESTRO E ITURBE – Con Napoli e Bayern alle porta, Garcia ha fatto ampio turn-over, approfittando anche della ritrovata disponibilità di Manolas e Keita. A lasciato a riposo Yanga-Mbiwa, Nainggolan, De Sanctis e Totti, rilanciando Cole a sinistra, Skorupski in porta e il duo Destro-Iturbe in attacco. In Bisoli, dal canto suo, dopo Cascione e Leali, squalificati, ha perso anche Rodriguez e Marilungo e allora ha schierato in extremis il duo Djuric-Succi in attacco con Coppola e Magnusson chiamati a far legna in mezzo al campo.

E’ SUBITO DESTRO – La Roma non si è impressionata e, dopo appena 8′, è entrata come il burro tra le maglie bianconere realizzando l’1-0 con il solito Destro, bravo a farsi trovare al posto giusto al momento giusto su un cross basso dalla destra di Gervinho, liberato in area da Torosidis. Il Cesena ha avuto paura di andare incontro a un’imbarcata e ha preferito lasciare l’iniziativa ai giallorossi.

LA ROMA SI LIMITA A CONTROLLARE – La Roma, però, ha abbassato i ritmi per risparmiare energie e non ha infierito. Solo in un’altra occasione ha spaventato veramente Agliardi con un diagonale di Destro, smarcato in area di Pjanic. Capita l’antifona il Cesena ha provato a prendere coraggio ma, prima della fine del tempo, non è andato oltre una girata di testa di Djuric di poco a lato su cross dalla sinistra di Renzetti.

IL CESENA SFIORA IL PARI – Bisoli ha tentato di rimodellare sua squadra nella ripresa arretrando Magnusson in difesa, alzando Renzetti a centrocampo, rimettendo Coppola in mezzo e, infine, cambiando le due punte (Defrel e Hugo Almeida per Succi e Djuric). La Roma ha continuato a cincischiare e, dopo aver perso per infortunio (stiramento al bicipite femorale) Astori, ha rischiato grosso (68′): un cross dalla sinistra di Renzetti ha sorpreso il subentrato Yanga-Mbiwa e ha consentito a Hugo Almeida di incrociare di testa indisturbato. La palla è andata a fil di palo e ha consentito all’Olimpico di tirare un grosso sospiro di sollievo.

DE ROSSI CHIUDE LA PARTITA – Garcia s’è arrabbiato e, d’incanto, la Roma si è risvegliata. La scossa giusta l’ha data Florenzi, entrato al posto di un confusionario Iturbe. Per due volte il centrocampista azzurro ha impegnato Agliardi e poi, su azione d’angolo (81′), ha servito a Yanga-Mbiwa un pallone d’oro che il centrafricano ha rimesso di testa in mezzo per Daniele De Rossi, bravo a chiudere la partita, brindando a una rete attesa da 14 mesi. E ora sotto con il Napoli.

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