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GAZZETTA DELLO SPORT Da Cavani a Lamela è la festa del gol Lo 0-0 manca dal ’95

Lamela esulta dopo il gol

(N. Cecere) – Lo 0-0 manca da 17 anni, dal 9 aprile 1995: è proprio il derby del gol. Ha riservato spesso partite scoppiettanti questo tradizionale confronto del Centro-Sud, in ossequio anche alla fiera rivalità fra tifoserie. Quello di stasera si presenta però con un’etichetta che garantisce spettacolo, imposta dalle cifre: il Napoli ha il quarto attacco del campionato con 33 marcature, la Roma è addirittura in testa a quota 42 (39 sul campo come noi, borbottano gli juventini). Ma nessuno ci dice che i tre gol in più frutto del giudice sportivo (Cagliari…) siano usurpati: si fosse disputata, la partita che manca, magari sarebbe finita 4-3…

IL FORNAIO AZZURRO  Cavani ne ha sfornati 43, di gol, durante il 2012 e non vede l’ora di ricominciare. Il tridente «anomalo» studiato per lui da Mazzarri lo colloca da tempo nel ruolo di stoccatore principe, i movimenti della squadra sono finalizzati a creare per lui spazi di entrata in corsa nell’area avversaria, faccia alla porta, in condizioni di sparo ideali, insomma. Hamsik e Pandev, rilanciato per l’occasione al posto del giovane sposino Insigne, sanno assecondarlo e sanno pure quando tocca a loro prendersi la responsabilità del tiro in porta.

CHE DIFESA  Nel complesso il Napoli gioca un «furbo» calcio d’attacco. Nel senso che Mazzarri, pur trasmettendo una mentalità offensiva alla sua squadra, preferisce lasciare l’iniziativa all’avversario in modo da conquistare corridoi di fuga dove scatenare la velocità in dribbling delle sue punte. Non a caso il tecnico partenopeo vanta la seconda difesa del torneo (17 reti al passivo): Mazzarri schiera sempre cinque difensori e due mediani lasciando poi all’intelligenza tattica di Hamsik il compito di alternare la presenza in mezzo al campo (che vuol dire spesso superiorità numerica) alle incursioni verso la porta avversaria, fin qui assai fruttuose considerati i 7 gol dello slovacco. Sommati ai 13 centri di Cavani danno 20, la Roma ribatte con i 10 gol di Lamela e i 9 di Osvaldo. A livello di tandem siamo là.

I TERZO PUNTELLO  Ma se allarghiamo il discorso al terzo componente dei rispettivi tridenti, beh allora comprendiamo perché la Roma ha l’attacco atomico: Totti è andato a bersaglio 6 volte, Pandev (o Insigne) due. Il terzo puntello azzurro, insomma, non dà la sicurezza di quello giallorosso. Proprio il capitano romanista ha chiuso l’anno con una eccellente prestazione contro il Milan. In questa settimana non si è allenato sempre, quindi un minimo di incertezza sulla sua tenuta esiste. Certa, invece, la panca per Osvaldo.
Gemelli? E allora, per la gioia di Prandelli, riecco Destro, che insieme con Lamela fa quasi gli anni… di Totti. Due baby già svezzati di fianco all’eterno campione: così la Roma medita di ripetere il colpaccio dello scorso anno (3-1). E se all’ultimo mancasse pure il capitano, Zeman avanzerà Pjanic e così il suo tridente sarà il gemello di quello partenopeo. Il Napoli ha bisogno di ripartire, in casa nelle ultime sei partite ha rimediato cinque delusioni, compresa l’eliminazione dalla coppa Italia. Poi ci si è messa la penalizzazione… Che derby, gente, che derby.

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