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IL TEMPO Un “dieci” è per sempre

Totti

(A. Austini) – Una volta era una conquista. Un premio alla classe e all’attaccamento per la squadra. La maglia numero 10 la indossavano solo i migliori, gli idoli, le bandiere. I Maradona, i Platini, i Di Bartolomei. Roba da calcio romantico, che nel 2012 sembra solo retorica.Ma c’è qualcuno che fa ancora brillare gli occhi ai nostalgici: due di loro si ritroveranno contro domani sera all’Olimpico. Da una parte Totti a guidare la Roma nonostante il ginocchio martoriato, dall’altra Di Natale che proverà a risollevare l’Udinese dopo la brutta parentesi europea. Due «numeri 10» vecchia maniera, i più bravi e i più attaccati alla maglia, rimasti nelle rispettive squadre dopo aver rifiutato offerte allettanti.

Perso Del Piero, Francesco e Totò sono due gocce nel deserto desolante del campionato. Scorrendo l’elenco degli attuali possessori della mitica maglia, c’è da mettersi nelle mani nei capelli: con tutto il rispetto, vedere il 10 sulla schiena di gente come Luciano, Merkel, Bonaventura, Sgrigna e Valdes mette tristezza. Passi per Sneijder e Miccoli, ma gli altri proprio no. Meglio aggrapparsi a Totti e Di Natale, 71 anni e 371 gol in due, uniti se non da un’amicizia da un profondo e reciproco rispetto. Ai tempi di Spalletti sono stati a un passo da ritrovarsi insieme a Trigoria, in nazionale si sono dati il cambio e domani affronteranno l’ennesima sfida. L’Udinese porta fortuna a Totti e la Roma a Di Natale: il primo ha segnato 15 gol ai bianconeri in carriera contro le 11 rifilate dall’attaccante campano ai giallorossi. Se Totò si è riposato per un tempo in Svizzera giovedì, Francesco si è rimesso in sesto prima del previsto: ieri si è allenato regolarmente la mattina e lo avrebbe fatto anche nel pomeriggio se la pioggia non avesse convinto Zeman ad annullare la seconda seduta e sostituirla con un blando lavoro in palestra e una riunione tecnica. A Totti è bastato la prima tranche per convincere Zeman: ha brillato nei tiri in porta e non ha avvertito dolore al ginocchio colpito da Moretti a Genova. L’impressione è che domani giocherà insieme a Osvaldo e Lamela e magari riposerà mercoledì a Parma, dove potrebbe sostituirlo Destro, anche lui recuperato.

I problemi veri sono in difesa: gli esami di ieri hanno confermato la lesione di primo grado al flessore per Balzaretti che starà fuori 15 giorni e proverà a rientrare nel derby l’11 novembre. Dodò sta facendo di tutto per far cambiare idea a Zeman e avere una chance. Se così non fosse, toccherà a Marquinho o Florenzi spostarsi in difesa, o a Marquinhos con il rientro di Burdisso al centro. Fuori Taddei, le certezze sono Castan e Piris. Il centrocampo resta un rebus. C’è aria di rilancio per Pjanic sul centrosinistra, di conferma per De Rossi a destra mentre Bradley incalza Tachtsidis al centro. A Trigoria è stata anche una giornata di pose. Sui piedistalli girevoli per i «promo» di Sky e in campo per le foto dell’album Panini. Le figurine come i numeri 10: roba da collezionisti irriducibili.

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