
(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle di Athletic-Roma, gara di ritorno degli ottavi di Europa League:
SVILAR 6 – Una serata che può esaltarlo, perché quando viene bombardato da tutte le parti, il reattivo numero 99 serbo si destreggia sempre benissimo tenendo in piedi la Roma. Peccato che può poco e nulla sulle tre reti basche, che lo beffano e rendono impossibile l’impresa.
MANCINI 5,5 – Da capitano cerca di suonare la carica anche nel momento più buio, ma non basta la sua grinta per evitare una partita a senso unico. Ci capisce poco anche lui sulle sgroppate imprevedibili di Nico Williams.
HUMMELS 3 – L’uomo dell’esperienza, delle finali europee e mondiali, colui che non ti aspetteresti mai ti impicca la qualificazione costringendo la Roma ad una partita impossibile da salvare. L’errore nel passaggio orizzontale e lento, il fallo in completo ritardo su Sannadì che vuol dire cartellino rosso diretto. Espulsione francamente severa di Turpin, ma le colpe del tedesco sono enormi. Più turista che difensore.
NDICKA 5 – Già ad inizio incontro sembrava tentennare sugli inserimento di Inaki Williams e di Unai Gomez dalle sue parti. Se la cava quando può, ma abdica troppo, soprattutto sull’azione dell’1-0 che segna il crollo della difesa romanista.
RENSCH 5 – Ci prova ma non può riuscirci. Senza gabbia, senza raddoppi, senza aiuti del centrocampo, Nico Williams diventa devastante e lui affonda sotto i colpi del Velociraptor basco.
CRISTANTE 5 – Parte bene colpendo un palo (su fuorigioco), sfiora un altro gol nel primo tempo sempre su palla inattiva e trascorre il resto del tempo a rincorrere gli avversari. Manc di passo e in alcune situazioni anche di lucidità.
PAREDES 5,5 – Prende mezzo voto in più per il rigore inutile del finale, buono solo per il tabellino. Anche per lui c’è un deficit di dinamismo che in una gara come questa, in uno stadio come questo, era fondamentale. Peccato perché nel primo tempo era stato quasi eroico nei tackle e nel recupero palla.
ANGELINO 5 – Inaki Williams lo bastona all’andata e anche al ritorno lo mette in difficoltà, anche se tutto è falsato dall’inferiorità numerica dopo 12’. Peccato anche per alcuni passaggi sbagliati per errori di misura non consoni al suo bagaglio tecnico. Un piccolo calo di condizione si era visto da una settimana a questa parte. Fisiologico.
BALDANZI 5,5 – Tutto bellissimo se non esistessero le porte. Vivace, rapido, guizzante, ma sempre a 50 metri dalla porta. Quando si avvicina all’area avversaria si trasforma in Mr Hyde, sparando fuori da qualsiasi posizione. Forse meglio per il calcetto.
DYBALA 5,5 – La squadra prova ad appoggiarsi su di lui nel primo tempo, ma lo sforzo per sopperire all’inferiorità gli costa l’uscita nella ripresa. Non era al meglio, al di là degli annunci della vigilia e dopo 60’ deve alzare bandiera bianca.
DOVBYK 4 – Inadeguato, con indolenza e caracollando per il campo. Circa 53’ di gioco senza costrutto, senza aiutare i compagni, senza tenere un pallone, senza concludere verso lo specchio della porta. Una bocciatura che rischia di essere definitiva.
-Subentrati-
dal 53′ SOULE’ 5,5 – Forse troppo leggero per combattere e sacrificarsi in una partita del genere, contro un Athletic che va a mille in superiorità numerica. Però ha il merito di mandare in porta El Shaarawy nell’azione del rigore finale.
dal 61′ PISILLI 4,5 – Chi l’ha visto? Ennesimo ingresso non all’altezza del giovane romanista, che sembra più intento a scivolare che a gestire le situazioni.
dal 61′ SHOMURODOV 5 – Parte fortissimo con una ripartenza quasi perfetta, con tanto di sinistro che spaventa Agirrezabala. Poi sparisce dai radar, tenendo pochissimi palloni tra i piedi.
dal 84′ SAELEMAEKERS S.V. – Da chiedersi perché sia entrato così tardi, lui che sa fare duemila ruoli e sacrificarsi.
dal 84′ EL SHAARAWY 6 – Prima tenta il destro in area respinto, poi si guadagna il rigore che vale solo per l’onore.
ALL. RANIERI – Delle scelte fatte oggi non ne azzecca una, partendo dallo schieramento difensivo (tradito da Hummels) passando per il centrocampo (Kone fuori 90’ inspiegabile) fino ad arrivare ai cambi. Purtroppo anche Turpin ci mette lo zampino, falsando una gara così delicata dopo soli 12’. Ora resta solo il campionato per rendere la stagione meno fallimentare di quello che sembra.