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Le PAGELLE di Roma-Lecce 2-1: Lukaku dall’inferno al paradiso. Azmoun stile defibrillatore. Zalewski, finalmente una perla

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle di Roma-Lecce, gara valida per l’undicesima giornata di Serie A:

RUI PATRICIO 6 – Punito al primo vero tiro nello specchio del Lecce, senza poter fare molto. Aveva salvato sul possibile raddoppio di Piccoli, ma era tutto fermo per off-side.

MANCINI 5 – Il consueto agonismo non basta contro la velocità di un Banda che prima lo innervosisce per le troppe cadute, poi lo manda in confusione prima dell’assist a rimpallo per Almqvist. Male anche in alcune soluzioni in verticale. (dal 77′ ZALEWSKI 6,5 – Prima perde un contrasto sanguinoso che per poco non manda in gol Strefezza, poi si inventa il cross perfetto per il pareggio di Azmoun che riaccende la Roma. Un’idea per il futuro? Vorremmo vederlo da ala pura e non più da terzino).

LLORENTE 6 – A tratti elegante, a tratti guerriero. La sua prova serale è come quella di domenica scorsa contro l’Inter: quasi impeccabile, meno nell’azione del gol avversario quando il contrasto leggero con Banda spalanca la via del gol al Lecce.

NDICKA 5,5 – Siamo alle solite con il franco-ivoriano, che alterna momenti di grande sicurezza ad altri di paradossale staticità. In ritardo nell’azione del gol di Almqvist, doveva stringere prima.

KARSDORP 6 – Finché ne ha è uno dei più propositivi, il problema è che qualche fastidio fisico di troppo lo limita a tal punto che già ad inizio ripresa sembrava pronto alla sostituzione. Esce nel finale proprio prima della pazza rimonta. (dal 77′ KRISTENSEN 6 – Prova a farsi valere in fase di spinta, ma non viene servito quasi mai precisamente).

BOVE 5,5 – Tanto movimento e pressione ma tutto a discapito della lucidità. Kaba, Rafia e Ramadani sono ossi duri dal punto di vista fisico e lo costringono ad andare spesso fuori giri. Esce per far spazio a Renato Sanches negli ultimi 20’. ( dal 70′ SANCHES 5,5 – Mourinho aveva detto fosse ad un terzo della condizione. Pronostico rispettato, visto che il portoghese appare al piccolo trotto e non pronto per giocare partite così tese).

CRISTANTE 6 – Riportato in mezzo, davanti alla difesa, prova a schermare la linea dalle ripartenze fulminee del Lecce. In fase di costruzione paga dazio rispetto a Paredes, colmando però il tutto con l’intensità del centrocampista vero. L’ultimo a mollare come sempre.

AOUAR 5,5 – Tante giocate tecnicamente valide ma poco concrete, soprattutto in zone pericolose del campo. Era partito forte poi è sembrato come perdere fiducia e ha costantemente provato a fare la cosa più difficile, andando incontro a molti insuccessi. Ancora troppo fioretto e poca spada. (dal 73′ AZMOUN 7 – Come contro il Monza, il suo ingresso diventa uno squillo di entusiasmo e concretezza. Ha voglia di fare e lo si vede, l’inserimento aereo sul cross di Zalewski è perfetto e rimette la Roma miracolosamente in partita. Defibrillatore).

EL SHAARAWY 5,5 – Si sacrifica su e giù a sinistra ma la sensazione è che per coprire questo ruolo non abbia più la tenuta fisica. A volte troppo altruista nel cercare Lukaku (vedi l’occasione del secondo tempo) e mai convinto in fase conclusiva. Questo ibrido tra seconda punta ed esterno rischia di sminuirlo. (dal 77′ BELOTTI S.V. – Entra nel marasma generale, però si vede meno dei suoi dirimpettai. Nel finale sul 2-1 si mette a fare il terzino).

DYBALA 6 – È al minimo della condizione fisica e non si fa fatica a capirlo. Il tocco di sinistro e tiro al volo fuori di un soffio ad inizio partita vale da solo il prezzo del biglietto. La palla per Lukaku che porta al 2-1 la dà lui, anche se veramente semplice. Quando si accende la manovra c’è sempre il suo zampino. Resta in campo 95’ e questo potrebbe non essere ottimale in vista del derby.

LUKAKU 7 – Partita anonima, rigore sbagliato, tanti errori anche in appoggio, e poi…l’apoteosi. Gol da bomber vero, con girata in area sotto l’incrocio dopo aver scansato di prepotenza il marcatore. Quando c’è uno come lui in rosa tutto può succedere, anche a tempo scaduto. L’esultanza sotto la Sud chiude un cerchio che si era aperto a San Siro e ora…La Lazio.

ALL. MOURINHO – Ad un passo dal tracollo definitivo in campionato. Una sconfitta contro il Lecce avrebbe condannato probabilmente la Roma ad una stagione di rincalzo in Serie A. Invece no, quattro punte in campo e il solito Karma favorevole. Giornate come questa, con altri allenatori, finivano in un solo modo possibile. Lo Special One porta in dote anche questo. Modo migliore per iniziare questa decisiva settimana non poteva esserci.

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