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Roma-Monza, le pagelle: El Shaarawy decisivo, Lukaku appannato, Aouar al piccolo trotto

(A.Papi) – La Roma porta a casa i tre punti contro il Monza e allunga la striscia di vittorie consecutive. Decisivo l’uomo in più per tutto il secondo tempo e l’ingresso in campo di El Shaarawy. Nove punti contro Frosinone, Cagliari e Monza che aiutano a preparare il match di San Siro contro l’Inter. Di seguito i voti e i giudizi dei calciatori giallorossi:

ROMA:

RUI PATRICIO 6,5: Un paio di parate decisive su tiri da fuori insidiosi (specie su Vignato nella ripresa). Mantiene la calma per tutti e 100 i minuti e colleziona un altro cleansheet. Per una volta una domenica immacolata.

MANCINI 6,5: Duro, deciso e preciso. I suoi duello finiscono sempre a buon fine e come sempre la leadership non manca. Pulito negli interventi (tranne quello del giallo su Mota) e bravo a giocare in anticipo con tanto spazio da coprire. La Nazionale gli ha fatto bene anche per il finale da giocare a 4 dietro. Salva con una deviazione provvidenziale nell’aperto finale.

CRISTANTE 6,5: Dove lo metti sta. Ormai si sta specializzando anche da centrale difensivo e la prova su Colombo sta lì a dimostrarlo. Con l’espulsione di D’Ambrosio ripassa a centrocampo per aiutare la manovra offensiva ma c’è poco spazio per gli inserimenti. Si adopera nel palleggio e nella pressione alta risultando comunque utile.

NDICKA 6: Parte con un brutto errore in fase di impostazione ma cresce con il passare dei minuti, risultando più che positivo sia in impostazione che in marcatura. I passi avanti sono notevoli ed evidenti e con la fiducia si iniziano a intravedere anche quelle qualità che lo avevano reso un pezzo pregiato dello scorso mercato. Alza bandiera bianca per un forte dolore al piede dopo un pestone.

KARSDORP 6: Prestazione da minimo sindacale. Spinge pochissimo e si limita a duellare con Kyriakopoulos, annullandosi a vicenda. Quando c’è bisogno di incidere di più Mourinho si affida a Zalewski e Kristensen e la mossa paga.

BOVE 5,5: Spesso corre a vuoto alla ricerca di una posizione che non trova mai. Il palleggio del Monza lo porta a girare senza costrutto e a perdere lucidità poi con la palla tra i piedi. Confusionario e con poca incisività anche quando si avvicina al limite dell’area avversario.

PAREDES 5,5: Non ne aveva dall’inizio alla fine. Nonostante i lunghissimi viaggi tra Perù, Argentina e Italia, scende in campo per necessità, aiutando come sempre la squadra. Senza brillantezza finisce per abbassare fin troppo i ritmi, soprattutto nei primi 60’, rendendo il match soporifero. Stringe i denti per giocarla tutta ma esce davvero stremato.

AOUAR 5,5: Si presenta con un bell’inserimento in area dopo qualche minuto e un colpo di testa che andava angolato meglio. Troppo lento e lezioso per far male ad un Monza ben organizzato. Dovrebbe essere un centrocampista di qualità eppure finisce per fare sempre la cosa troppo semplice. Se non rischia la giocata nemmeno lui la squadra finisce per appiattirsi, con un centrocampo senza idee.

SPINAZZOLA 6: Sul tentativo di puntare l’uomo niente da dire, con dribbling spesso riusciti e il fondo raggiunto con successo. I problemi nascono sulla qualità delle palle messe al cento e dei cross recapitati per gli attaccanti. Le scelte lasciano a desiderare come l’attenzione difensiva. Alti e bassi.

BELOTTI 5,5: Corre e si batte come al solito pur non trovando la posizione giusta nella coppia di centravanti con Lukaku. Si vede respingere sulla linea uno sporco colpo di testa da Di Gregorio nel primo tempo, mentre per il resto è alla continua ricerca di assistere il compagno di reparto. Dopo circa un’ora lascia il posto ad Azmoun.

LUKAKU 5,5: Per la prima volta lo si è visto stanco e fuori forma. Avrebbe almeno due – tre occasioni per fare male al Monza, ma non han il tempismo dei momenti migliori. Anche nell’ultimo minuto di recupero, con la porta completamente spalancata, si perde in un comodo contropiede non riuscendo a controllare il pallone. La stanchezza era diventata ingestibile.

EL SHAARAWY (dal 63’ per Bove) 7: È lui l’asso nella manica di Mourinho. Entra in campo e trova il gol decisivo al 90’, con una bella girata al volo di destro. Quando è con la testa giusta, con la sua qualità tecnica, può segnare a chiunque. Una bella risposta ad un momento molto difficile, con le voci extra calcio che lo avevano ferito. Lacrime di gioia.

AZMOUN (dal 63’ per Belotti) 6,5: Entra con il piglio giusto e si fa notare con un palo interno che meritava miglior sorte. Offre a Lukaku un ottimo pallone in area ma il belga spara fuori da ottima posizione. Ancora deve migliorare la condizione ma siamo sulla giusta strada. Peccato per la botta alla caviglia che ne compromette gli ultimi minuti.

ZALEWSKI (dal 72’ per Karsdorp) 6,5: Questa volta il suo ingresso è positivo, tra dribbling e tentativi di uno contro uno. L’azione del gol nasce da una sua iniziativa sulla sinistra, con il cross che porta prima al tiro di Azmoun e poi alla conclusione vincente di El Shaarawy. Anche per lui è arrivata una buona risposta sul campo alle malelingue e agli scandali.

LLORENTE (dal 72’ per Ndicka) 6: Torna in campo dopo l’infortunio muscolare rimediato a Genova. Una ventina di minuti non troppo semplici vista la verve di Vignato e gli ampi spazi lasciati al Monza.

KRISTENSEN (dal 79’ per Spinazzola) 6,5: La sua forza fisica e la stazza imponente sono fondamentali per l’1-0, con una sponda frutto di una sana sgomitata. Attento dietro nel piazzamento.

MOURINHO – Arriva un successo importantissimo nonostante una prestazione non proprio entusiasmante. Piccolo trotto per quasi tutti i 90’ con giocatori che dopo l’impegno con le Nazionali proprio non ne avevano (vedi Paredes, Aouar e Lukaku). Trova il jolly con l’ingresso di El Shaarawy dalla panchina e poeta a casa la terza vittoria consecutiva. Per una volta non è dipendere dal gol di Lukaku. Con l’uomo in più vara un 4/3/3 molto offensivo e alla fine redditizio. Rimedia un rosso “sospetto” vista la prossima trasferta a San Siro con l’Inter.

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