Le PAGELLE di Real Sociedad-Roma 0-0: Smalling e Ibanez granitici, Cristante diga. Belotti, mano rotta e cuore intatto

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle del ritorno degli ottavi di finale di Europa League tra Real Sociedad e Roma:

-Real Sociedad-

Remiro s.v.; Gorosabel 5.5 (Sola 5.5), Zubeldia 5.5, Le Normand 6, Rico 5; Mendez 5.5 (Cho s.v.), Zubimendi 6, Merino 6; Silva 6, Sorloth 5 (Fernandez 4), Oyarzabal 5.5 (Kubo 5.5). All: Alguacil 6

-Roma-

RUI PATRICIO 7 – Sicuro, preciso e possente nella propria area. Blocca tutti i palloni vaganti che circolano dalle sua parti. Si prende anche gli applausi per la parata d’istinto su Oyarzabal nella ripresa, poi salvato anche dalla traversa. In Europa non sbaglia mai.

MANCINI 7 – L’ammonizione sciocca per proteste stava per far riemergere il suo lato negativo. Invece placa le irrequietudini con una prova massiccia, stile ultimi mesi. Oyarzabal e Merino dalle sua parti non si rendono mai pericolosi.

SMALLING 7,5 – Difficile per chiunque far male contro un gigante così granitico come il buon vecchio Chris. Figuriamoci per due centravanti francamente rivedibili come Sorloth o Fernandez. Nient’altro da aggiungere, solo la conferma di quanto sia totale come riferimento difensivo.

IBANEZ 7,5 – Se all’andata Llorente prima e Kumbulla poi lo avevano sostituito degnamente, stasera dimostra che l’energia e l’elasticità difensiva del brasiliano è praticamente unica. Un po’ come a Tirana nella finale di Conference, gioca la gara più concentrata dell’anno senza sbagliare un intervento né un piazzamento. Speriamo che non cada domenica nella sua solita maledizione da derby.

KARSDORP 6 – Paga a sue spese la durezza dei contrasti dei giocatori della Real Sociedad. Tra andata e ritorno i baschi ne “feriscono” tre, dopo Pellegrini e Belotti tocca a lui. Labbro e naso gonfi suggeriscono allo staff medico di toglierlo, tra l’altro già ammonito.

CRISTANTE 7 – Solido e sempre presente li dove c’è più bisogno. Una diga in grado di recuperare palloni e ripulirli, anche in mezzo al traffico dei loro mediani. Stravince il duello con il quotatissimo Merino, annichilendolo tra andata e ritorno. Senza di lui, vedi Sassuolo, manca qualcosa.

WIJNALDUM 5,5 – Non ha ancora minimamente il ritmo per reggere l’impatto di una gara del genere. Prova a giocare di esperienza ma i limiti atletici sono purtroppo visibili. Deve remare parecchio visto che il ruolo di questa sera è da centrocampista puro, con un surplus di attenzione e atletismo ancora non metabolizzati. Il contropiede vanificato nel finale di partita con un banale passaggio sbagliato è l’emblema della sua serata.

SPINAZZOLA 6,5 – L’unico dei giallorossi in campo a saltare l’uomo e provare a creare superiorità in ripartenza. Dalla sua giocata nasce il giallo a Zubeldia (quasi da arancione). Ottimo nei ripiegamenti e nel mantenimento della sua posizione.

PELLEGRINI 5,5 – Qualche buona punizione battuta e la solita corsa instancabile. Per il resto troppo poco al centro del gioco e ancora forse condizionato dai 30 punti di sutura.

DYBALA 6 – Partita di sacrificio, spesso sotto palla e con il bisogno di inseguire gli avversari ben al di qua della metà campo. Alla fine aveva messo dentro un angolo ancora speciale per il gol poi annullato di Smalling. Serata più da quantità che qualità.

BELOTTI 6 – Mano rotta, cuore intatto. Sgomita, lotta come un leone e tiene bene anche spalle alla porta. Decisivo nell’ intervenire sulla riga dopo la traversa colpita da Oyarzabal. Utilissimo.

-Subentrati-

dal 41′ ZALEWSKI 6,5 – Stravince, seppur solo in fase di contenimento, il duello con Rico che da quando entra in campo il polacco non ne azzecca più una sulla sinistra. Abile nei contrasti, furbo a prendersi punizioni salvifiche.

dal 76′ EL SHAARAWY 6 – Una ventina di minuti a rincorrere gli avversari e provare le ripartenze, prima da seconda punta e poi da esterno.

dal 76′ ABRAHAM S.V. – Chiamato a dare pressione e spizzare quei pochi palloni vaganti.

dal 87′ BOVE S.V. – Si cala nel ruolo di esterno destro a respingere i traversoni di Rico e Cho.

All. MOURINHO – In Europa gioca un altro sport, dove nei turni ad eliminazione diretta entra in modalità on fire. Tra andata e ritorno non sbaglia nulla dal punto di vista tattico. La tempesta invocata da Alguacil non si è scatenata e il merito è anche e soprattutto della Roma. Chiuso ogni varco e concesse solo due nitide occasioni in 180’. Ora sotto con i quarti.

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