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Conferenza stampa, MOURINHO: “Pellegrini, Dybala e Abraham a disposizione, ma non al 100%. Wijnaldum opzione dal 1′. Le parole di Berardi? Una sua intuizione”

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Dopo il ko nella gara d’andata, domani sera la Roma ospita allo Stadio Olimpico il Salisburgo nel ritorno dei playoff di Europa League. Dopo la seduta di rifinitura svolta nel pomeriggio, José Mourinho interviene in conferenza intorno alle 19.30 dalla sala stampa del “Fulvio Bernardini” di Trigoria. Al fianco del tecnico c’è il difensore Gianluca Mancini.

A che punto sono Dybala ed Abraham? Sono recuperati completamenti per domani?
“Vediamo domani. Non sono sicuramente al 100%, ma se vogliono essere disponibili per aiutare sì. Vediamo la soluzione e quello che decidiamo. Tutti e tre insieme, tre dubbi insieme, ed il terzo è Pellegrini, magari è troppo. Ma sono tutti e tre disponibili per aiutare, nell’ultima partita non era possibile. Per Dybala e Pellegrini era impossibile col Verona. Penso che domani, titolari o non titolari, saranno a disposizione”.

Si aspetta un Salisburgo differente rispetto alla scorsa settimana?
“C’è un risultato di 1-0 per loro, non lo so, è difficile dirlo. 1-0 è un vantaggio, ma è un vantaggio minimo, e per la loro filosofia non mi sembra che il Salisburgo sia una squadra che venga qui a pareggiare 0-0. Mi sembra che sia una squadra che vuole giocare e attaccare. Magari sarà simile all’andata ma con un destino diverso, perché nella prima partita la squadra che ha avuto le grandi possibilità di vincere la partita è stata la Roma, ma abbiamo perso. Vediamo se domani riusciremo a fare diversamente”.

Ieri il CEO Berardi ha detto che è convinto che lei resterà alla Roma perché soffre per la Roma ed ha un contratto: avete avuto un colloquio o è una sua intuizione?
“È una sua intuizione, non ho scambiato nessuna parola con il CEO su questo tema. È semplicemente una sua intuizione”.

Quanto sarà importante centrare la Champions per il suo futuro?
“Il giorno prima della partita il futuro, sia mio sia della squadra, è l’ultima cosa a cui voglio pensare. Oggi dobbiamo pensare a domani. Non è una partita di campionato, ma è una gara da dentro o fuori. Non voglio pensare al futuro, in questo caso il futuro è domani e non voglio parlare della mia situazione”.

Ha visto gli occhi dei ragazzi tipici da gara da eliminazione diretta nell’allenamento oggi? Wijnaldum ha la possibilità di giocare dal 1′?
“Wijnaldum sta migliorando, noi lo vediamo ogni giorno e sicuramente lo avete visto anche voi nei 10 minuti contro il Verona. L’intensità sta arrivando, per questo motivo dico che è un’opzione per noi, non solo per giocare 5 minutini per trovare più intensità. Sta migliorando. Oggi non era il giorno per vedere questo negli occhi dei ragazzi. Oggi era un allenamento successivo al recupero per quelli che hanno giocato col Verona, di bassa intensità e didattico. Ma sono sicuro che i ragazzi vogliono ovviamente vincere l’eliminatoria e non ho dubbi che arriveremo con l’atteggiamento giusto. Questa squadra mi sorprende solo quando non ha l’atteggiamento giusto perché di solito, con tutti i nostri limiti, dà sempre il massimo. Sono sicuro che gli occhi dei ragazzi che saranno in campo, al di là di chi giocherà e dei giocatori con qualche problema, saranno quelli di chi vuole fare bene e vincere”.

Vuole tornare sul discorso sui tifosi dopo Roma-Verona? Che stadio si aspetta domani?
“L’altro giorno ho finito la conferenza dicendo che mi scusavo delle mie parole, non è il mio lavoro. Sono io che devo essere criticato dai tifosi, mi sono già scusato delle mie parole. Domani mi aspetto la squadra con l’atteggiamento giusto, è qui che posso cercare di avere un’influenza positiva. Siamo abituati ad una Curva calda, che ci ha dato tanto l’anno scorso soprattutto in questo tipo di partita decisiva, col Leicester, Bodo e Vitesse, ha giocato con noi e se i tifosi possono farlo ancora, aiuta l’inerzia, la dinamica e l’intensità della squadra. Sarà lo stadio che i tifosi vogliono e quello che noi saremo capaci di creare. Una squadra aiuta con atteggiamento e gioco ad un’atmosfera positiva o più critica. Ma noi possiamo controllare noi stessi, noi come gruppo e squadra abbiamo sempre la filosofia per cui la partita più importante è la prossima e la competizione più importante è sempre la prossima. Non mi avete chiesto oggi qual è la partita più importante,  ma la mia risposta sarebbe che la partita più importante è domani e la competizione più importante è quella di domani. Andiamo con tutto quello che abbiamo e spero che lo stadio capisca che noi andiamo con tutto quello che abbiamo da dare”.

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