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Conferenza stampa, MOURINHO: “Napoli favorito, ma a volte i favoriti perdono. Allucinanti 3 giornate di squalifica a Zaniolo” (VIDEO)

Dopo la vittoria in trasferta contro la Sampdoria, la Roma ospita il Napoli capolista domani sera allo Stadio Olimpico nell’undicesima giornata di campionato. Alla vigilia della sfida il tecnico giallorosso José Mourinho è intervenuto in conferenza dalla sala stampa del “Fulvio Bernardini” di Trigoria. Le sue dichiarazioni:

Prende la parola Mourinho: “Voglio mandare un abbraccio da parte di tutti noi alla famiglia di Francesco (Valdiserri, il ragazzo ucciso da una pirata della strada sulla Cristoforo Colombo, ndr) e a tutti quelli che oggi hanno pianto durante il funerale. Un abbraccio da tutti noi, come squadra”.

Ha tutti i giocatori disposizione, a parte Dybala e Wijnaldum?
“Sì, a parte Dybala, Wijnaldum, Darboe e Celik che penso dalla prossima partita di campionato sarà in condizione di giocare. La condizione è buona, dopo tante partite di fila abbiamo avuto una settimana di lavoro e per recuperare calciatori che avevano giocato tanto, che avevano bisogno di un periodo di recupero e di allenamento, per preparare questa partita. Non c’è tanto da dire. Il Napoli è la prima squadra in classifica, dopo 10 gare ha già un significato. Giochiamo contro il primo in classifica, ma abbiamo il diritto di giocare, di pensare che vogliamo tanto giocare. Penso sia un’opinione generale che il Napoli sia favorito ma qualche volta il favorito perde”.

Con il centrocampo disposto in modo diverso la Roma abbia fatto due partite impeccabili nella fase di non possesso. Il centrocampo a 3 è una formula che può essere confermata? Zaniolo, in linea generale, può giocare come uno dei due intermedi di un centrocampo a 3?
“Penso che Zaniolo sia ancora in un momento della sua carriera in cui deve crescere, migliorare, capire il gioco e migliorare la sua interpretazione. In questo senso penso che quando sei un giocatore più offensivo, sei di solito più istintivo. Quando giochi a centrocampo o trequartista o mezza punta, devi essere più cerebrale, capire il gioco meglio, capire che non si può rischiare e perdere la palla in quella zona del campo. Quello che veramente mi piace di Nicolò è accaduto anche con la Sampdoria, dove dimostra una crescita dal punto di vista emotivo. Di solito quando non inizia la partita è un giocatore triste e più individualista, che pensa più a lui e meno alla squadra. Con la Samp parte dalla panchina solo con un’idea in testa: sono un giocatore di squadra, voglio che la squadra vinca, voglio aiutarla a vincere e capisco l’interpretazione della gara del mister che ha pensato che partendo dalla partita avrei potuto vincerla. Ho visto un giocatore di grande maturità. Questa è una fase di crescita che mi piace tanto. Non so se arriverà la domanda, ma anticipo: tre partite di squalifica sono allucinanti, non capisco… Anche il rosso poteva essere perfettamente giallo. Se l’assistente ha deciso rosso, una partita di squalifica è già una punizione importante. Posso capire tre partite se vedo 5-6 partite di squalifica per un giocatore che fa un’aggressione. Mi sembra troppo. Su questo ragazzo mi sembra tutto troppo. In questo caso devo difenderlo adesso che è uscito il comunicato dell’Uefa. Non sono contento perché non ho questo giocatore a disposizione per due partite decisive, ma sono più triste per il giocatore e per il suo feeling. Ma questa è l’Uefa, domani è un’altra storia”.

Sul sistema?
“Purtroppo noi pensiamo delle cose e purtroppo dobbiamo fare dei cambi in base alla situazione. Ci sono squadre dove c’è un’unica idea di giocatore, se non gioca A gioca B, ma nel nostro caso quando perdiamo un giocatore dobbiamo ripensare le cose e cercare soluzioni. Senza Dybala dobbiamo pensare le cose in modo diverso. Sembra quasi lo stesso giocare con 3, con 2 più uno o uno più 2 ma è abbastanza differente nei comportamenti. I giocatori devono imparare e crescere. Uno dei problemi di Camara inizialmente era la sua condizione fisica, poi i comportamenti tattici che deve imparare a giocare con noi. Per chi c’era da prima era più facile. Con i 3 a centrocampo la squadra si sente bene”.

Il Napoli è una delle squadre che ha segnato di più ed esprime un calcio offensivo, mentre la Roma fa della solidità difensiva la sua arma migliore.
“Lo pensi tu”.

I numeri dicono questo.
“Dipende dai numeri. Se i numeri sono i gol è una cosa, se i numeri sono le opportunità di gol create sono un’altra cosa. Se una squadra segna poco ma crea un’enormità di opportunità chiare di gol non puoi dire che sia difensiva. E lo dicono in tanti. Non si può dire che noi non siamo offensivi perché non segniamo tanti gol. Se analizziamo i numeri dei gol non c’è discussione, hai ragione, non facciamo gol. Siamo difensivi? No”.

La difesa è la quarta del campionato insieme al Napoli.
“Anche il Napoli difende bene”.

L’attacco della Roma è l’ottavo del campionato…
“Perché sbagliamo gol, non perché siamo difensivi”.

La Roma aspetterà il Napoli o aggredirà?
“Hai visto noi aspettare qualcuno o sbagliare i gol? Come vuoi sbagliare i gol se aspetti l’avversario? È una contraddizione tra come giochiamo e il numero dei gol segniamo. Perché non facciamo gol? Perché siamo squadra difensiva o sbagliamo tanti gol? Magari dobbiamo andiamo 3 gol e facciamo 3 gol. Se volete giocare facile e dire che la Roma è difensiva, è così. Se volete essere giusti con noi, dite la Roma non sta segnando tanti gol come il suo calcio sta producendo. Creiamo delle situazioni ma non stiamo facendo gol. Ho detto che un giorno una squadra pagherà. Non andiamo ad aggredire o aspettare, ma a giocare il nostro gioco che è vincere la partita. Il Napoli è favorito, ha segnato tanti e gol e difende bene, è tutto il Napoli…Noi andiamo lì a vedere cosa possiamo fare”.

Come si lavora sulle scelte? Come si corregge la questione dei gol?
“Si lavora tanto, è la prima cosa. Non posso dire in modo specifico, non è solo psicologico, a livello di fiducia o tecnicamente, ma è un accumulo di situazioni. Ci sono dei profili di giocatori, ci sono giocatori con report di gol bassissimi, abbiamo questo profilo di giocatori ma anche giocatori che segnano, come Abraham, Belotti e Pellegrini. Siamo tranquilli, non perdiamo fiducia, i gol arriveranno. La mia sensazione è che un giorno una squadra pagherà, avremo 5 occasioni e faremo 5 gol. E diranno la Roma è fantastica, ma la Roma gioca sempre allo stesso modo. Contro la Samp potevamo fare 2-0 in tre-quattro occasioni, immagine se all’ultimo minuto il giovane Quagliarella avesse fatto l’1-1…”

Spalletti ha avuto solo elogi per la Roma in conferenza: è pretattica o no?
“Non ho sentito la sua conferenza, ma non penso sia un bluff. È mio amico, è vero, ha rispetto per me e io per lui, è un bravissimo allenatore e io non sono scarso. Tutto questo è vero, non c’è ipocrisia da parte mia e sua. Non è bluff che li pensa di vincere domani e che sa di poter perdere. Ma sa che non è facile. Sono dichiarazioni vere e normali. Loro sono primi e l’avversario è quarto, noi abbiamo giocato contro la Samp 1-0 e siamo usciti ridendo di gioia. Primo contro quattro, attenzione il quarto non è scarso. Sarà una partita difficile, lo penso anche io”.

Anche la Roma era interessata a Kvaratskhelia? Sta preparando qualche trappola per fermarlo? Cosa dobbiamo aspettarci da lei?
“Da me niente, magari se mi passa davanti se lo posso calciare magari (ride, ndr). Adesso è troppo facile che tutti sono interessati, l’unica cosa che interessa è che sia andato al Napoli, che ha scelto bene e magari anche lui ha scelto bene il Napoli”.

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