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Porto-Roma, le pagelle: Rui Patricio protagonista, Pellegrini sempre nel vivo. La difesa regge

Prima uscita internazionale per la Roma di Josè Mourinho, impegnata questa sera contro il Porto. La squadra giallorossa strappa un ottimo pareggio per 1-1 contro una squadra più avanti nella preparazione. Bene la tenuta difensiva e lo spirito del gruppo, oltre ad alcune individualità. Di seguito i giudizi dei giocatori scesi in campo.

RUI PATRICIO 7: due grandissimi interventi nel primo tempo impediscono al Porto di passare in vantaggio. La personalità non è in discussione e l’intesa, già dopo pochi giorni, sta migliorando.

KARSDORP 6: bada al sodo, senza fronzoli e con molta attenzione. Detta spesso il passaggio in profondità con degli allunghi molto interessanti. In debito di ossigeno nel finale, specie dopo l’inserimento di Luis Diaz.

MANCINI 7: cattivo al punto giusto e già padrone dell’area di rigore. Si fa rispettare anche dagli avversari con entrate dure ma oneste. La sblocca con il solito colpo di testa su calcio d’angolo, uno dei marchi di fabbrica (l’anno scorso le reti furono 5 in stagione). Uno dei punti di forza.

SMALLING 7: i problemi fisici sono un lontano ricordo e si vede. Dopo qualche minuto di rodaggio si cala nel clima della sfida, davvero poco amichevole. Indispensabile nel gioco aereo e ottimo nei contrasti. Può ancora migliorare in alcune letture.

CALAFIORI 6: la notizia più positiva è averlo rivisto in campo almeno per 60’. Le doti fisiche e tecniche gli sono state riconosciute anche da Mourinho e l’unica cosa da accrescere è l’esperienza. Con lui e Viña la corsia sinistra può essere a posto, in attesa di Spinazzola.

DIAWARA 6: l’unico reparto dove non erano a disposizione i titolari era proprio la linea mediana. Lui prova a seguire le indicazioni dalla panchina, tenendo poco palla e verticalizzando il più possibile. Il problema è che fa tutto benino, senza mai cambiare passo. Tenta anche un tiro dalla distanza respinto dal portiere in calcio d’angolo.

DARBOE 6: molto simile al compagno di reparto. Quando i toni agonistici si alzano fa fatica a tenere il passo. Sull’aggressione del Porto rischia costantemente di perdere il pallone. Tatticamente si trova spesso nel posto giusto e questo è un buon punto di partenza.

PELLEGRINI 7: sempre nel vivo del gioco. Rispetto allo scorso anno è già lampante la differenza di atteggiamento quando la palla ce l’hanno gli altri. In questo nuovo schieramento si avvicina molto di più alla porta e può liberare maggiormente la fantasia. Corre bene e molto, per una volta senza accusare fastidi. Già queste sono note liete.

ZANIOLO 6,5: non particolarmente ispirato quando c’è da andare a concludere ma completamente al servizio della squadra. Sempre pronto a ripiegare, dando una mano a Karsdorp. La condizione migliora, così come la sua fiducia. Bene così.

MKHITARYAN 6,5: quando si accende è uno dei più incisivi. I duetti con Dzeko sono una delle costanti rimaste invariate. Mostra gli attributi reagendo a tono ad un’entrataccia del solito Pepe. Il carattere non gli manca e l’intesa con Mou è tornata perfetta.

DZEKO 6,5: partita di sacrificio ma anche di fioretto. Alcune aperture ad occhi chiusi sono deliziose. Sfiora il gol nella ripresa con un diagonale dal limite che lambisce il palo (forse viziato da un leggero fuorigioco). Non lesina rincorse all’indietro e pressione sui portatori. Completamente con la testa nel progetto Roma.


VILLAR (dal 45’ per Darboe) 6,5: si è trasformato in un recupera palloni. A forza di richiami si libera prima della palla, facendola girare più velocemente. Può ancora crescere negli inserimenti e nel tentativo di tiro.

IBANEZ (dal 69’ per Calafiori) 6: ancora provato da terzino sinistro con fortune alterne. Pecca forse nell’uscita incontro all’avversario in occasione del pareggio di Vitinha. Sta migliorando nell’attenzione tattica.

CARLES PEREZ (dal 69’ per Zaniolo) 6: uno dei più positivi in questo precampionato entra con lo spirito giusto. Manca il guizzo in contropiede che avrebbe potuto chiudere il match.

EL SHAARAWY (dal 69’ per Mkhitaryan) 6: lanciato da un perfetto lancio di Dzeko tenta uno stop a seguire che non gli riesce, vanificando una splendida azione. Sempre propositivo nell’uno contro uno.

KUMBULLA (dal 90’ per Pellegrini) s.v.

 

MOURINHO – la squadra ha già il suo carattere. Meno bravi ragazzi e più determinazione e cattiveria agonistica. Stiamo ancora parlando di calcio d’agosto ed è presto per esprimere giudizi, però ad esempio la capacità di difendere compatti balza subito agli occhi. Contro una squadra tecnicamente molto forte e più avanti della preparazione, un pari del genere è sicuramente incoraggiante. Il centrocampo può e deve essere migliorato per consegnargli una rosa in grado di competere.

 

Angelo Papi

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