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Le pagelle di Spal-Roma: Schick, era ora! Nainggolan scalda i motori. El Shaarawy, polveri bagnate

Spal-Roma esultanza Roma

(K.Karimi & A.Papi) – Ecco voti e pagelle assegnate ai calciatori della Roma e della Spal dopo la gara odierna allo stadio ‘Mazza’:

-SPAL-

Meret 6.5 (Gomis s.v.); Cionek 5, Vicari 5.5 (Grassi 4.5), Felipe 4.5; Lazzari 6, Kurtic 5, Ewerton Luiz 5.5, Schiattarella 5.5 (Simic 5.5), Mattiello 5; Paloschi 5, Antenucci 6. All: Semplici 5

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-ROMA-

Alisson 7 – Non che fosse necessario strafare contro un avversario del genere ma quando Antenucci e Paloschi bussano alla sua porta si fa trovare pronto e insuperabile come sempre.

Bruno Peres 6.5 – Quando c’è stato da bastonarlo (vedi il palo nel derby) non ci siamo tirati indietro, ma oggi la sua prestazione è all’altezza delle aspettative. Concentrato, attento in ripiegamento e disinvolto negli allunghi sulla destra. Fosse sempre così…

Manolas 7 – Non Ha bisogno di ingranare le marce alte nel pomeriggio del Mazza. È troppo superiore agli avversari per sporcarsi le mani. Tutte energie risparmiare in vista di Anfield. Mai in apprensione, premiato con la fascia da capitano nel finale.

Fazio 6.5 – All’inizio prende forse sotto gamba l’impegno concedendo qualcosa di troppo in area di rigore e rischiando la massima punizione su Antenucci (graziato da Tagliavento). Poi è un continuo crescendo fisico e tattico, senza più sbavature.

Jonathan Silva 6 – Sufficiente l’apporto alla sua prima uscita ufficiale in Serie A. Lodevole per la tigna e l’applicazione nel gestire la fascia mancina.  Meno convincente sull’aspetto qualitativo. Non proprio a suo agio quando varca la trequarti avversaria.

Gonalons 6.5 – Partita diligente, senza infamia e senza lode. Non è paragonabile in fase di non possesso alla quantità di De Rossi, in fase di palleggio smista bene la sfera e commette meno errori del solito. Leggerissima crescita, ma l’impressione è che non faccia la differenza. Sul mercato, anche italiano, si potrebbe trovare di meglio.

Pellegrini 6 – Solita sintesi: bravo a buttarsi sempre senza palla, offrendo soluzioni per i compagni di squadra, meno brillante quando c’è da concludere verso la porta. I due gol e mezzo divorati già nel primo tempo dimostrano quanto pecchi di lucidità e concentrazione nonostante le qualità dinamiche. (dal 77′ Gerson 5.5 – Non tentare la giocata neanche sul 3-0 e nascondersi tra tocchi arretrati e banali è sintomo di difficoltà).

Strootman 7 – Cattivo e preciso negli appoggi. È lui il mattatore della prima mezz’ora in mediana. Se non ci fosse il piedone di Vicari, la prima rete sarebbe tutta la sua. Subisce una bruttissima entrata di Everton che meriterebbe il rosso, ma resiste fino a metà ripresa con la solita tenacia. (dal 67′ Under 6 – Al piccolo trotto in attesa di dare il massimo contro il Liverpool).

Nainggolan 7 – Tira almeno 20 volte in porta e finalmente viene premiato con un bel destro secco a girare che chiude i conti. Quando decide di alzare i ritmi non ce n’è per nessuno. Anche giocando più alto sulla destra è sempre preziosissimo. (dal 73′ Perotti s.v. – Recuperato fisicamente, testato nel finale senza esagerazioni. Anche lui sarà al top per la Champions).

El Shaarawy 6.5 – Propositivo sulla trequarti e spesso vincente nell’uno contro uno ma ha le polveri bagnate e dimostra leggerezza davanti alla porta. Uno con le sue capacità non può permettersi di gettare via tutte quelle occasioni.

Schick 7 – Si sblocca finalmente in campionato dopo l’unico squillo con il Torino in Coppa Italia. Bellissimo l’assist per El Shaarawy nel primo tempo malamente sprecato dall’italo-egiziano. Prende fiducia con il passare dei minuti e merita un voto di incoraggiamento dopo tante settimane in chiaro scuro.

All. Di Francesco – Il risultato premia per la squadra finalmente tornata ai livelli di inizio stagione anche in campionato. Pressing alto e velocità di azione, nonostante le seconde linee in campo la squadra si esprime al massimo. L’atavica mancanza di cinismo sotto porta non è ascrivibile al tecnico abruzzese ma forse alla mancanza di qualità della rosa costruita da Monchi. Al di là di come andrà a finire questa incredibile stagione, le basi per costruire un grande futuro ci sono tutte. Con lui alla guida.

GGR

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