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Spalletti: «Non mollo, ma che amarezza»

(A.Serafini) – Le urla avvertite durante la gara hanno lasciato spazio alla rabbia e alla delusione degli ultimi minuti, passati a testa bassa e con la voglia di lanciare l’unico sguardo di conforto verso la Curva Sud. Spalletti si avvicina alle interviste del post gara con l’ombra nascosta del suo futuro, quello che il tecnico non ha ancora intenzione o voglia di svelare. Nonostante un altro obiettivo sia andato in fumo: «Mi dispiace ma questo non è il momento – replica Spalletti – ho capito che vi interessa sapere il mio destino, ma ovviamente è mio e può dipendere soltanto da me. I ragionamenti con i miei calciatori li ho fatti da tempo in un lungo periodo».

Qualche indizio in più viene svelato con il passare dei minuti, un discorso che l’allenatore toscano continua a ribadire, anche all’interno dello spogliatoio:«Quando diciamo che dobbiamo vincere e siamo forti allora poi siamo costretti ad alzare l’asticella, quindi si arriva al dunque. Secondo me con il Lione si poteva passare il turno, anche con la Lazio questa sera (ieri, ndr) non abbiamo avuto tanta personalità. Come mai ci succede se poi siamo tanto bravi e forti? Per questo dobbiamo prenderci delle responsabilità, perché nello spogliatoio c’è il pensiero che si poteva vincere e allora significa che non tutte le cose sono andate nel verso giusto».

Con qualche pezzo da raccogliere guardando il passato, Spalletti prova a non perdere il controllo del presente, dimostrando la volontà di non mollare un centimetro fino alla fine: «Io non ho voglia di buttare tutto al mare, questa è una sconfitta che ci fa male, ma l’importante adesso è soltanto la preparazione del futuro. A questo punto qui c’è poco da fare, dobbiamo renderci conto della realtà e poi rimetterci sopra competenza e lavoro per rimanere in questo gruppo di squadre che sono in cima».

Ci sarà tempo per tracciare una linea definitiva e correggere i tanti errori che la Roma continua a commettere: «L’equilibrio e la testa sono fondamentali, per cui c’è da aumentare il livello di professionalità. Quando i risultati sono composti in questa maniera bisogna aver pazienza e continuare a lavorare, facendo forse ulteriore chiarezza sugli obiettivi». L’unico sorriso compare quando si parla dell’atteso ritorno della Curva Sud: «Secondo me loro possono darci dei punti, i giocatori ne hanno parlato prima della gara e non volevano sbagliare questa partita proprio perché c’erano loro. Ci dispiace che siano rientrati proprio in questa serata, ma quando sono presenti, la Roma diventa più forte».

fonte: Il Tempo 

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