Ultimo stadio: via le opere pubbliche superflue

«La diminuzione delle cubature – si spiega in un video del M5S Roma ritwittato dalla sindaca Raggi sul tema stadio della Roma – non inciderà sulle opere pubbliche se non su quelle pensate soltanto per concedere più spazio ai costruttori». «Marino – spiega la voce narrante – aveva destinato 951mila metri cubi in più rispetto ai 153mila previsti per il solo stadio giustificandole appunto con una serie di opere pubbliche in gran parte superflue».

Spariscono «due inutili pontili sul Tevere, il sottopasso di via Dasti, il prolungamento della metro B». Superfluo, sicuri? «Potenzieremo il treno Roma­-Lido. Vengono mantenute tutte le opere, ad esclusione di quelle inutili». Perciò, fa sapere il M5S, viene potenziata la Via del Mare fino a Marconi ma cade uno dei ponti sul Tevere. «Uno ne verrà realizzato – spiega ancora la voce –, ma non necessariamente quello previsto nel progetto della Roma. Stiamo valutando di investire sulla realizzazione del Ponte dei Congressi, già in parte finanziato dal Cipe». Peccato che il suddetto progetto presenti delle criticità, anche per il Dipartimento Mobilità del Comune, che nel parere consegnato alla Conferenza dei servizi ne ha messo in dubbio la reale capacità di assorbire il traffico. E peccato pure che nella nuova delibera di pubblica utilità si stia pensando di assegnare la realizzazione del ponte sul Tevere ad una seconda fase, successiva all’apertura dello stadio. Sicuri sia un’idea di pubblico interesse? Che ne dirà la Regione? Alla finestra ci sarebbero anche investitori cinesi.

Fonte: gazzetta dello sport

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