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CONFERENZA STAMPA Spalletti: “Strootman è quel tipo di campione che vuole il massimo. Dzeko? Io penso alla squadra. Il secondo posto è un miracolo. Complimenti a Ranieri, ha fatto qualcosa di unico”

Luciano Spalletti in conferenza
Luciano Spalletti in conferenza
Alla vigilia della sfida contro il Chievo Verona, il tecnico giallorosso Luciano Spalletti ha incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stampa pre-match. Queste le sue dichiarazioni:

“Keita è fermo a causa della caviglia sinistra. Nell’ultima partita si è messo a disposizione anche se non stava bene. Questa settimana però ne abbiamo tenuto conto, di questa sua situazione. Non sarà a disposizione. Manolas ha preso una botta nel piede e gli riaffiora ogni tanto il dolore. Rientrano Torosidis, Falque, Florenzi e Ucan. Gyomber rientra, ha fatto tutta la settimana ed è a disposizione. Si rifanno i complimenti a Ranieri: ha fatto veramente un’impresa. Non ricordo un’impresa di questa portata, ha dimostrato di essere uno dei migliori ed è giusto che goda di questo successo. Ha fatto un grandissimo lavoro, nessuno gli ha regalato niente”.

Il Chievo?
“Hanno calciatori specializzati in salvezze sicure. Giocatori esperti per lavorare in tranquillità. Poi hanno storia, da Malesani in Serie B, mi ricordo quando ci giocavo. Poi Del Neri, il periodo di Corini, che mi è piaciuto molto, anche se in alcuni tratti non fece benissimo. Maran adesso, che ha mantenuto il 4-4-2. Verranno a giocarsi la partita. Il fatto che siano tranquilli, gli dà qualcosa in più. Non sarà facile batterli”.
Strootman può essere un’arma in più in queste due partite?
“Lui è una macchina, è sempre uguale. Dal primo giorno che l’ho visto a disposizione è sempre stato uguale. Si allena sempre alla stessa maniera. Anche negli allenamenti meno intensi. E’ il campione che vuole impegnarsi sempre al massimo per raggiungere il massimo. Quando è tornato ha avuto anche un segnale che poi aveva lavorato bene, una conferma e un merito per il suo impegno. Però lui è sempre nella stessa maniera. Ha giocato una partita importante, a livello che ci si aspetta. Ma non voglio sminuire gli altri, che hanno giocato con la stessa qualità”.

Ritorna il pubblico all’Olimpico…
“Per noi significa molto. Quando arriviamo allo stadio chiediamo sempre quanta gente c’è. Ritroviamo un grandissimo amico, che precedentemente ti ha aiutato tantissimo e poi per un periodo non ha potuto più aiutarti e adesso lo ritrovi. E’ un grandissimo piacere, quando si ha una squadra bella e una curva bellissima diventa tutto più facile”.

Totti può giocare titolare?
“Secondo me Totti sta facendo perfettamente quella che era la figura che speravo diventasse perché in termini di presenza dentro la squadra dentro il gruppo, in termini di intensità e qualità dentro gli allenamenti, sta facendo perfettamente quello che volevo. Sono molto soddisfatto di lui”.

La squadra ha trovato un equilibro senza Dzeko, o è lui che non riesce a dare qualcosa?
“L’obiettivo sono sempre i gol, io parlo sempre della squadra, mi contano i risultati della squadra. In 17 partite abbiamo fatto una 40ina di gol. Dzeko l’ho fatto giocare poco, è colpa mia. Se avese giocato di più ne avrebbe fatti di più. Io devo vincere le partite e fare gol, a me conta quello. Lui ha delle caratteristiche che altri non hanno, se lo facciamo quadrare è un’opportunità in più. Nei numeri che ho citato lui ha fatto il suo”.

“Il terzo posto era quasi impossibile, il secondo un miraggio. Quindi ai calciatori va dato il merito di aver raccolto qualcosa di quasi impossibile”.

Ha avuto rassicurazioni per il mercato dalla proprietà, riguardo la permanenza dei principali giocatori?
“Sabatini ha detto che Nainggolan e Pjanic rimangono. Finché non finisce il campionato non mi voglio esprimere, altrimenti farei quello che chiedo ai miei calciatori di non fare. Tutti fanno i loro interessi, ma ora dentro la squadra c’è una ricerca unica: la partecipazione alla Champions. Ora sono tutti sintonizzati su questa partita, quindi io devo rimanere dentro questa attenzione”.

Paredes, Sanabria, Iturbe?
“Sono 3 buoni calciatori. A volte si passa un periodo dove riesce tutto, altre volte si hanno difficoltà. Andranno osservati bene. Voglio vedere il gatto maculato di Sabatini, sarà lui a parlare di mercato, che farà le mosse del mercato, è uno specialista. Io sono un uomo di campo”.

Mentalità e carattere ci sono?
“Mentalità e testa sono qualità dei giocatori che vanno messi sopra alle caratteriste dei giocatori. Dal punto di vista caratteriale stiamo crescendo, stanno migliorando i giocatori importanti, tipo Castan, che già dentro gli allenamenti è molto utile. Strootman, De Rossi hanno fatto molto bene e hanno quelle qualità. Pjanic le sue responsabilità se le prende, anche lui sa essere leader di un gruppo. Siamo in un campionato dove le squadre forti sono 5 o 6 e chiunque di queste squadre ti può arrivare davanti, dipende dalla professionalità durante negli allenamenti, ma anche a casa. Quando sono tutti coinvolti, allora ci sta di passare avanti agli altri, ma non è detto che tu sia più forte”.

Florenzi spesso viene schierato più dove serve piuttosto che dove rende meglio. Sarà un jolly anche nel prossimo anno?
“Io non lo so dove è il suo ruolo migliore. Per lei dove gioca meglio?”

Laterale di centrocampo in 4-2-3-1, più vicino alla porta…
“In quel posto ho già Salah e El Shaarawy, ma sicuramente ci può stare. In difesa dà un contributo importante, ma permette anche a Salah di rendere meglio. Può giocare da molte parti, poi bisogna far quadrare il gioco della squadra, dobbiamo fare rendere più forte l’11 e non 11 calciatori singoli. Finora non credo che abbiamo sbagliato molto, sicuramente siamo perfettibili. Florenzi per me sa fare bene tutto in tre ruoli, in maniera eccellente, basso alto e centrocampista”.

Redazione GazzettaGialloRossa.it

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