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REPUBBLICA Il calcio si arrende: la moviola in campo, via libera a due anni di sperimentazione

Fifa
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LA REPUBBLICA (F. BIANCHI) – Chiamiamolaslow motion, o var (video assistant referee) omoviola in campo. Poco cambia: di sicuro il calcio sfonda una porta, o almeno ci prova. Arriva dopo altri sport, ma finalmente ci arriva: l’International Board, nella sua 130ª riunione a Cardiff (la prima il 2 giugno 1886), dopo anni di dubbi e tentennamenti, ha stabilito che vale le pena sperimentare se le immagini possano aiutare gli arbitri a sbagliare meno. Si parte con dei test e, in attesa che entro un mese venga scritto un protocollo, verranno presi in considerazione i casi che riguardano rigori, espulsioni, scambi di persona e l’assegnazione di un gol. Non va in soffitta la goal line technology, utile – come si è visto – per i gol fantasma.

Il potere degli arbitri non verrà intaccato: ma in futuro potrebbe essere il video a stabilire se un rigore c’era o no. La Figc si è già fatta avanti, come altre 11 Federazioni: no a test in campionato (come in Champions), ma si partirà con qualche amichevole, la Coppa Italia e/o la serie B. Da sempre favorevole alla tecnologia è il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Qualche dubbio ce l’haMarcello Nicchi, presidente degli arbitri: «È un momento di svolta, saremo felici se funzionerà».Carlo Tavecchio, presidente Figc, spiega: «Provo grande soddisfazione per l’auspicata decisione dell’Ifab di aprire alla sperimentazione della tecnologia in campo. Sono convinto che questa apertura porti il mondo del calcio in una dimensione più moderna ».

La Fifa è pronta a finanziare il progetto: prima se ne occuperà un istituto universitario con una ricerca sull’impatto anche psicologico della moviola, poi, già dalla prossima stagione, gli esperimenti dovrebbero continuare nelle Federazioni che avranno fatto richiesta e in Coppa America. Se tutto va bene, la video-assistenza potrebbe fare il suo debutto ufficiale all’Europeo del 2020. Insomma, il pallone stavolta si arrende davvero. Lo fa con Gianni Infantino, il ragazzo di Calabria nuovo padrone del calcio mondiale: «Questa decisione – spiega – è storica, dimostra che ascoltiamo e non ignoriamo il progresso». Ma il n.1 della Fifa ammonisce: «Non è detto che funzioni, proviamo: dobbiamo tutelare la fluidità del gioco, non possiamo metterla in pericolo». E nemmeno consegnare le partite (del tutto) alle tv. C’è da decidere quindi chi decide: l’arbitro davanti a un monitor, o su consiglio del moviolista (un arbitro a sua volta); non si sa se gli allenatori potranno chiedere di vedere le immagini come in altri sport, ma pare escluso, per evitare il caos.Non si sa nemmeno quanto dureranno in più le partite: di sicuro si allungheranno, ed è uno dei nodi, fra i tanti, ancora da sciogliere.

Altre decisioni importanti sono state prese in Galles: abolita la tripla sanzione (espulsione, rigore, squalifica) che penalizzava troppo i portieri, una vittoria anche di Pierluigi Collina, capo degli arbitri europei, e della Federazione italiana. In futuro sarà cartellino giallo e rosso solo in caso di gioco violento o gol negato: si parte con gli Europei e con la Coppa America, a giugno.Test anche per la quarta sostituzione durante i supplementari. Inoltre in occasione del calcio d’inizio il pallone potrà muoversi in qualsiasi direzione, non solo in avanti, mentre un giocatore infortunato potrà essere soccorso velocemente sul campo (non oltre il minuto) senza dover uscire e lasciare la squadra in inferiorità numerica. Cartellino rosso previsto anche prima dell’inizio della partita. L’International Board ha preso più decisioni ieri che negli ultimi 130 anni.

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